Potremmo definirlo un piccolo miracolo a Roma, tant’è che il programma del collettivo Ascolti si fa sempre più fitto, di mese in mese. Una selezione per palati fini che sfiora avanguardia, minimalismo ed elettronica di ricerca, andando a certificare una continuità invidiabile. Il sassofonista e compositore di Toronto Joseph Shabason sembra in qualche maniera racchiudere tutte le tendenze messe in mostra nella programmatica serie.
Vezzeggiato dall’universo indie (ha collaborato con War On Drugs e Destroyer), ripercorre in solo le tappe salienti della musica ambient, virando su di un ovattato jazz che collide con la fourth world music di John Hassell e certa estetica ECM. I suoi due album per Western Vinyl – nel secondo collabora anche con il vate italiano Gigi Masin – riprendono concetti adulti con l’ardore tipico del fruitore medio di musica popolare contemporanea. Sono decine di finestre che si aprono su orizzonti vastissimi. Brian Eno ne andrebbe orgoglioso.
Written by Luca Collepiccolo