Formatisi intorno a quel gran calderone creativo della berlinese Sonar Kollektiv a inizio anni 2000, Kristian e Frank non hanno perso rilevanza nonostante la penuria di uscite negli ultimi anni, se si esclude l’ipnotica, senza cassa, psichedelia di Doldrums, uscita sulla misteriosa etichetta Engoli l’anno scorso. Ma i due Âme sono in tour perenne: da instancabili e metodici mestieranti della notte si dividono i compiti, massimizzando le uscite, e, ipotizziamo, mettendo via un buon gruzzoletto.
Kristian è in genere impegnato nei dj set, Frank cura i live e il side project Howling (a cui ha dedicato buona parte delle studio session negli ultimi tre anni), e tutto fila via come l’olio. Il denominatore comune è sempre quello degli esordi: house deep, bassline suadenti e inappuntabili mix fluidi, mescolando ritmi afro a voci soul, in quel timbro caratterizzabile come il “sound Innervisions”. In due aggettivi, Âme è usato sicuro e affidabile.
Written by Raffaele Paria