La lunga chioma argentea, il volto scavato, il physique du rôle dell’artista maledetto, il fascino delle dita che corrono lungo i tasti bianchi e neri del pianoforte: Fabrizio Ottaviucci è tornato fra noi per l’ormai abituale appuntamento con il festival Romaeuropa. Straordinario interprete della musica contemporanea, lo abbiamo visto nel 2014 nello splendido contesto di Villa Maraini alle prese con l’integrale delle suite per pianoforte di Giacinto Scelsi, per poi approdare l’anno successivo a Palazzo Altemps con le sonate e interludi per piano preparato di John Cage.
Da un paio di stagioni Romaeuropa lo pone di fronte alle partiture grafiche della “Treatise” di Cornelius Cardew, che il compositore ha diviso in sei sezioni e di cui, stasera – dopo l’esecuzione della prima e della seconda sezione rispettivamente nell’edizione 2018 e 2019 – si accinge a portare sul palco la terza. Il programma comprende anche due delle più celebri composizioni per piano preparato di John Cage: “Mysterious Adventure” (1945) e “Daughters Of The Lonesome Isle” (1945).
Written by Carlo Cimmino