L’universo di Giacomo Balla era astratto e figurativo, il suo progetto totale, diffuso e impossibile da inquadrare in una sola disciplina. Possiamo però ricostruirne la dinamicità, attraverso il racconto tra le stanze del MAXXI, in cui il suo talento si intreccia a interpretazioni di artisti contemporanei, e, ancor di più, tra la dimensione domestica delle mura di Via Oslavia, nel luogo in cui vita, arte e lavoro si fondono in modo essenziale.
Non più una vera casa, non ancora un vero museo, ma piuttosto un manifesto della mente, un segreto svelato, una rivelazione del trucco di essere artista. Dopo essersi fatto baule della storia familiare, lo spazio viene oggi allestito da Domitilla Dardi e Bartolomeo Pietromarchi che recuperano la memoria di Balla e delle due figlie Elica e Luce, con oggetti gioiosi e dettagli illuminanti, forme autonome ed anti neutrali, somiglianti solo a se stesse e alle persone che lo hanno vissuto.
Difficile raccogliere con lo sguardo tutto il suo mondo, che da lì ha bisogno di uscire per poi farne ritorno. I mobili a incastro, i decori delle mattonelle, i fiori futuristici in plexiglas, i tappeti “futurballa”, i cavalletti autoprodotti con materiale riciclato da precedenti scenografie, i toni rossi dello studiolo: voi quando entrate fate un respiro, perché il tempo si farà rapido e colorato e il fascino della sinestesia vi renderà un po’ elettrici.
Casa Balla si trova in Via Oslavia 39B, sarà possibile visitarla a partire da venerdì 25 giugno 2021, ogni fine settimana (dal giovedì alla domenica) fino al 31 dicembre 2022. Le visite, preparate e condotte dall’Ufficio Educazione del MAXXI, saranno scaglionate su diverse fasce orarie e suddivise per gruppi di 12 persone. La prenotazione è obbligatoria su maxx.art.
Biglietti
Intero € 16 | Ridotto € 12
Written by Emiliano Zandri