Alla fine di questo racconto penserete: “che infanzia difficile che ha avuto ‘sto cristiano!”.
I pomeriggi dopo scuola li passavo da mia nonna materna, sdraiato sul divano a panza piena, a guardare programmi televisivi, uno dopo l’altro, di uno spessore culturale non indifferente. Beutiful, Smalville, Baffy l’ammazzavampiri. I cartoni non erano contemplati, troppo stupidi. Era il periodo dei demenziali Simpson e dell’immortale Dragon Ball. Il mio momento preferito però era la carrellata di hit-list di Mtv, quando io e mio nonno improvvisavamo cori e coreografie sui brani dei Black Eyed Peas, Sean Paul, Madonna, Rihanna.
Cosa hanno in comune tutti questi artisti? La risposta è Bob Sinclar, produttore con cui hanno collaborato praticamente tutti. Mia mamma, per peggiorare la situazione mentale del suo unico figlio, mi ha regalato successivamente l’ep fisico di Sound of Freedom, anno del signore 2007, singolo clamoroso dalle sonorità giamaicane. Cosa aveva in testa la mia famiglia?
16 anni dopo e 120 produzioni di Bob successive non ho ancora avuto l’occasione di ascoltare una sua performace dal vivo, che di solito è coadiuvata da un’ammucchiata di ballerini coloratissimi. Si vocifera che Christophe Le Friant riesca a farti rivivere la vera parisian musical experience, chissà cos’è? Bob sinclè! Amico mio, a ua riu? Mi piaci tu, a far l’amore comincia tu.
Written by Eric Fiorentino