Un omaggio a due grandi compositori, un inno a un filone musicale di cui non si celebra mai abbastanza bellezza e importanza. L’edizione 2022 del Romaeuropa mette già in vetrina a settembre due momenti di assoluto godimento per occhi e orecchi: un doppio incrocio tra minimalismo statunitense e coreografia internazionale che unisce i frequentatori si sale teatrali e live club. Si comincia il 13 e il 14 settembre con “Drumming”, lavoro di Anne Teresa De Keersmaeker elaborato per l’omonima composizione di Steve Reich, che ripetitivamente si apre e si dilata sospinta da fiati, ottoni, percussioni e voce.
Si prosegue poi il 17 e 18 con “In C”, performance anch’essa omonima, ma modellata da Sasha Waltz sulle note di Terry Riley. Progetto ambizioso anche per un altro motivo, quello della coreografa tedesca: alla base di “In C”, infatti, c’è il tentativo di elaborare una struttura coreografica variabile e potenzialmente infinita, capace di oltrepassare le barriere spaziali e temporali grazie a dei video-tutorial sui cui sono state registrate tutte le frasi di movimento che compongono la pièce, permettendo così alle danzatrici e ai danzatori di tutto il mondo di apprenderle. Soluzioni fluide per permettere alla cultura di andare oltre i confini, in un mondo che si sta ripiegando sempre più velocemente verso nazionalismi rigidi post pandemici e ora anche (post?) bellici.
Written by Nicola Gerundino