Era destino che prima o poi Auriea Harvey arrivasse a in Italia. Una delle sue tante attività infatti si chiama Tale of Tales, nome ripreso dall’arcinoto “Cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Tale of Tales si occupa di videogiochi e nella società, oltre ad Auriea, c’è Michaël Samyn, compagno di lavoro e di vita.
Auriea Harvey è nata a Indianapolis, ha vissuto a lungo in Belgio e ora fa incredibilmente base a Roma. Incredibilmente perché quando si parla di net art, web e altre istanze appartenenti all’immaginario digitale/internettiano qui sembra sempre che si tratti di quel futuro lontanissimo in cui la gente si muoverà con il teletrasporto. Romaeuropa l’ha ingaggiata per una personale al Mattatoio in cui porterà in mostri nuovi lavori nati dalla più recente fascinazione per la stampa e scultura in 3D: busti e ritratti che partono dal suo viso per raccontare di un futuro in cui viviamo già, anche se, per timore, ci rifiutiamo di ammetterlo.
Written by Nicola Gerundino