Personalità sfuggente come la sua musica, Kamaal Williams torna a Roma con un carico di broken beat, tastiere dal sapore anni Settanta e un approccio ibrido che riesce a mettere insieme amanti di jazz e house, ascoltatori da poltroncina e indefessi ballerini. Henry Wu all’anagrafe – nome che ha utilizzato come producer di “elettronica curiosa” agli inizi della carriera, prima della conversione all’Islam – il musicista londinese dal carattere schivo e ombroso rifiuta da anni ogni categorizzazione.
Così, nonostante un exploit ottenuto grazie al progetto condiviso Yussef Kamaal, ha sempre implicitamente preso le distanze dalla scena nu-jazz londinese che nel frattempo ha conquistato il mondo. Sciolto il duo con il batterista Yussef Dayes, si è messo in proprio fondando la sua etichetta, la Black Focus, ridicolizzando i neologismi da giornalisti musicali (“Il jazz è una cosa che succedeva settanta anni fa”, mi ha detto una volta) e percorrendo una strada sempre a limite tra le sue due anime: quella del producer devoto al dancefloor e quella del tastierista innamorato dei morbidi suoni di Hancock. Unendo al tutto una ricerca estetica intrigante sulle sue origini asiatiche (è di madre taiwanese) e la fede islamica acquisita.
Un artista realmente eccitante e che regala ai suoi ascoltatori il privilegio sempre più raro di rimanere in un limbo tra mainstream e underground, con un affascinante equilibrismo che ormai nessuno è più capace di esercitare. È noto poi che dal vivo dia il meglio di sé, quindi indossate le scarpe comode e ci si vede sotto palco.
VINCI CON ZERO
ZERO e Casa del Jazz vi mandano gratis all’evento. In palio ci sono due biglietti in palio (uno per ogni singolo vincitore). Per partecipare, basta mettere like alla pagina di Zero Roma e inviare un messaggio specificando l’evento di riferimento e il proprio nome e cognome entro le 12:00 di giovedì 20 luglio. Saranno ricontattati solo i vincitori.
Written by Giulio Pecci