Sono più di centosettanta le immagini di Armin Linke, accompagnate da testo e audio, chiamate a riempire le architetture moderniste del PAC in occasione di L’apparenza di ciò che non si vede.
La mostra, co curata da Ilaria Bonacossa e Philipp Ziegler, presenta un’interessante collaborazione tra il fotografo e otto differenti intellettuali e studiosi provenienti da tutto il mondo, invitati ad interagire con l’archivio dell’artista componendo attraverso di esso una propria narrazione del contemporaneo.
Lo sguardo si colloca nel punto di intersezione tra fisico e digitale per scrutare la nostra interconnessa società globale e le sue infrastrutture, in continua trasformazione. Allo stesso tempo il fuoco è anche sul processo di scelta dell’immagine, rivelato esplicitamente per indagare la leggibilità stessa della fotografia ed il suo ruolo nella nostra lettura quotidiana del mondo.
Il sostanziale non cambiamento dell’essenza della fotografia nel tempo si scontra con la rivoluzione nel metodo di circolazione dell’immagine fotografica, trovando negli interventi critici degli studiosi la preparazione concettuale adeguata per affrontare tematiche complesse e dalle molteplici sfaccettature.
Il punto di contatto tra la pellicola e la ricerca intellettuale risiede proprio nella capacità unica della fotografia di Linke di cogliere L’apparenza di ciò che non si vede ed offrirla al pensiero.
Written by Andrea Pariani