Evan Parker ha attraversato con un numero praticamente infinito di dischi, progetti e concerti tutta l’improvvisazione radicale europea. Monumento, catalizzatore e pioniere del free jazz anglosassone, a settant’anni continua a rimanere devastante e imprevedibile, virtuoso ed iconico come è sempre stato per tutta la sua carriera. Non è un caso d’altra parte se negli anni si è trovato a suonare con Robert Wyatt e gli Spiritualized, nel meraviglioso e rivoluzionario Machine Gun, storico album del suo compagno di avanguardia Peter Brötzmann, così come in trio con Alex von Schlippenbach e sullo stesso palco di Michael Nyman, senza contare la sua attività da curatore. Aspettatevi qualcosa di assolutamente unico: in solo o con qualunque formazione si trovi a suonare Evan Parker è garanzia di un’esperienza memorabile.
Written by Marco Scotti