Per secoli la classe dirigente tutta, specialmente quella politica, è sempre stata vista come un entità lontana, distaccata, quasi sovrannaturale e, pertanto, irraggiungibile. Il racconto iconografico parallelo ha perfettamente rispecchiato questa sorta di legame-non-legame con il corpus elettorale, non andando mai oltre le righe.
Nell’epoca dei populismi e dell’ipertrofia comunicativa da social tutto questo si è ribaltato e i corpi e le facce degli “irraggiungibili” sono invece diventate onnipresenti e persistenti, al punto di trasformarsi in elementi perturbanti. Il lavoro di Luca Santese e Marco P. Valli, membri del collettivo Cesura, va esattamente in questa direzione, portando alle estreme conseguenze la logica del ritratto, connotandolo in maniera quasi demoniaca.
Un lavoro lungo, che ha mappato tanti momenti chiavi della vita politica italiana – anzi, sarebbe corretto dire momenti chiave della vita folkloristica italiana accidentalmente anche politici – raccolto in diverse pubblicazioni fatte uscire indipendentemente da Cesura stessa e finito anche sulla copertina del Time con un primo piano di Matteo Salvini. A Roma arriva negli spazi di Contemporary Cluster agli sgoccioli del 2023 a ricordarci che sì, andrà sempre peggio.
Written by Nicola Gerundino