Li avevamo visti sul finire dello scorso anno ad Ostia, nell’inedita location del Teatro del Lido, per il festival franco-italiano di jazz e musiche improvvisate “Una Striscia di Terra Feconda”, oggi il collettivo franco-italiano Weave4, formato da Benoît Delbecq al pianoforte, Steve Argüelles alla batteria, Francesco Bigoni a sassofono e clarinetto, Francesco Diodati alla chitarra, torna a Roma, questa volta alla Casa del Jazz, con un disco omonimo nel frattempo uscito per l’etichetta Parco della Musica Records.
Presenza fissa da ormai quasi un decennio nelle formazioni guidate da uno dei trombettisti eccelsi del panorama jazzistico italiano, Enrico Rava, Francesco Diodati lo ricordiamo nell’ormai storico MAT, che lo vede al fianco di Marcello Alulli ed Ermanno Baron, nei suoi Yellow Squeeds, nei Tell Kujira. Solo lo scorso anno, fra i tanti appuntamenti, lo abbiamo visto sempre alla Casa del Jazz nel gruppo di Julien Pontvianne, alla guida degli Oliphantre e accanto a Paolo Fresu nell’omaggio a David Bowie.
Non da meno Francesco Bigoni, anche lui vicino a Rava fin da giovanissimo, nella prima
Cosmic Band di Gianluca Petrella, nell’Horn Trio di Federica Michisanti, poi accanto a Danilo Gallo, Zeno De Rossi, Beppe Scardino e tanti altri. Di recente ha accompagnato Riccardo Gola nella presentazione del suo Cosmonautica.
Il francese Benoît Delbecq e l’inglese Steve Argüelles, parigino d’adozione, appartengono alla generazione precedente di jazzisti e già nel 1992 pubblicavano il loro primo disco insieme, il primo di Delbecq in qualità di leader di un quartetto, “Paintings with Guillaume Orti”. Da allora Delbecq ha collaborato praticamente con tutti, da Alan Silva a Steve Lacy, da Evan Parker a Joëlle Léandre, da Michel Portal a Louis Sclavis, da Tim Berne a Peter Evans, da Fred Hersch a Mary Halvorson. In questi giorni il quartetto sarà negli studi della Casa del Jazz dove lavorerà al nuovo repertorio in vista della pubblicazione del secondo disco, sempre per la Parco della Musica Records.
Written by Carlo Cimmino