Immaginate: siete a Bogotà, a Lima o a Buenos Aires. Sono le quattro del mattino, sudate e ballate, è già il momento del perreo. Non è la prima volta che sentite rilanciare questo pezzo in un set, vi informate, scoprite che gli artisti sono musicisti italiani di seconda generazione latino americana, e vivono a Milano. Pensate dunque che lì, all’ombra della Madonnina stantia, ci dev’essere una grande scena di postclubbing con influenze dalla cumbia, dal moonbahaton, dal dembow e pure dalla changa tuki venezuelana o del tribalismo messicano. Capita poi che la vita chiama per essere vissuta, e vi trasferite a Milano. Con sdegnato stupore scoprite che non c’è traccia di una sena consolidata, mentre con un sospiro di sollievo realizzate che potete sentire quegli artisti per pochi euro, quando va bene – a differenza di Lima.
Questa è una storia vera: è la vicenda che ha portato alla formazione di Doña Valentina, etichetta nata nel febbraio del 2023 dall’incontro di Ismael Condoii e Franko Garrido Huguet, che già vi avevamo raccontato dettagliatamente in occasione della loro presenza a Hyperlocal Festival.
Alle spalle di Doña Valentina c’è una prima release, che ha svolto un po’ il ruolo del manifesto d’intenti, in cui si raccoglievano artiste e artisti di seconda generazione italiana per mostrare al pubblico la solidità delle influenze musicali latine e la possibilità concreta di costruire una scena transnazionale sulla base delle stesse. C’è poi quel format pazzo del Chiringuito Doña Valentina: tre appuntamenti estivi – caldissimi – in cui hanno portato a Milano e in Italia per la prima volta dj Babatr (progenitore del Changa Tuki), Sassyggirl (regina indiscussa del neoperreo), CRRDR (artigiano del latin tekno) e FKS (invitato da Bogotà all’Hyperlocal Festival dell’anno scorso). C’è insomma un anno dedicato a fare i ponti, che si sa: non finiscono mai.
Ed eccoci dunque alla seconda release. Come vuole quella che ormai è quasi una tradizione, nomi, luoghi e grafiche scelti da Doña Valentina hanno sempre qualcosa di simbolico. Il poster che vedete, per esempio, è una copia dello storico pollada bailabile: momento collettivo in cui tra balli, polli e bevande si raccolgono soldi per chi ne ha bisogno. Il luogo, poi: dalla Discoteca Baia in Nolo per la prima data del Chiringuito allo Zilli, ecco che la release la potete ascoltare e comprare alla Gelateria Etnica Milano, in viale Monza, con una selecta di musica possente di Axolotto.
Written by Giacomo Prudenzio