Quindicesima edizione della rassegna dedicata al cinema transalpino. Tra i film in programma “L’attachement” di Carine Tardieu, “Quand vient l’automne” di François Ozon e “Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan” di Ken Scott, “C’est pas moi” di Leos Carax. Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
MERCOLEDÌ 2
18:30 L’Attachement di Carine Tardieu
Alla presenza della regista e di Valeria Bruni Tedeschi
Sandra (Valeria Bruni Tedeschi), cinquantenne indipendente e single per scelta, si vede costretta da un giorno all’altro a condividere l’intimità del suo vicino di casa, Alex (Pio Marmaï), e dei suoi due bambini, Elliott (César Botti) e la piccola Lucille. Contro ogni aspettativa, Sandra inizia pian piano ad affezionarsi e diventa la figura femminile di questa sua nuova famiglia adottiva: tra loro nascerà un legame davvero speciale. Tratto dal romanzo L’Intimité di Alice Ferney, una commovente storia di affetti incrociati, un’ode alla solidarietà di incredibile delicatezza. Nel cast anche Raphaël Quenard e Vimala Pons.
GIOVEDÌ 3
16:00 “Le Roman de Jim” di Jean-Marie e Arnaud Larrieu
Aymeric (Karim Leklou, vincitore del César 2025 come miglior attore) incontra per caso Florence (Lætitia Dosch), una vecchia collega di lavoro, a una festa a Saint-Claude. Flo è incinta di sei mesi e single. Il giorno in cui nasce Jim, Aymeric è al suo fianco e i tre trascorrono anni felici insieme, fino al giorno in cui Christophe (Bertrand Belin), il padre biologico del bambino, si rifà vivo… Potrebbe essere l’inizio di un melodramma, ma diventa la storia di una paternità atipica e complessa. Dal romanzo di Pierric Bailly, l’autore di L’amore ha tre dimensioni, L’uomo dei boschi e Il fulmine, un adattamento di una tenerezza travolgente, sublimata dai paesaggi dell’Haut-Jura.
18:00 “Diamant brut” di Agathe Riedinger
Alla presenza della regista
Liane (la rivelazione Malou Khebizi) ha 19 anni, vive con la madre e la sorella nella periferia di Fréjus, in Costa Azzurra, ed è ossessionata dalla bellezza e dal bisogno di essere amata, un desiderio alimentato dal mondo dei social. Sfacciata, tenace e piena di speranza, si presenta a un provino per la nuova edizione di Miracle Island, il reality show più seguito dal pubblico. Unica opera prima selezionata in Concorso a Cannes 77 e candidata a due César, l’esordio di Agathe Riedinger (espansione del suo cortometraggio J’attends Jupiter) è un’intensa e radicale anti-fiaba sulla mitologia dell’apparenza e sull’obbligo sociale alla bellezza.
20:45 Quand vient l’automne di François Ozon
Alla presenza di Ludivine Sagnier
La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un paesino della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere l’estate con il nipote Lucas (Garlan Erlos), ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sconvolge ulteriormente gli equilibri… Ozon magistrale e deliziosamente scorretto tra dramma, commedia e thriller.
VENERDÌ 4
16:45 “C’est pas moi” di Leos Carax
Per una mostra che alla fine non si è mai tenuta, il Centre Pompidou ha chiesto a Leos Carax di rispondere per immagini ad un semplice quesito: dove sei? Il funambolico regista di Boy Meets Girl, Les Amants du Pont-Neuf e Holy Motors tenta di replicare con una serie di domande, sulla sua
carriera e sul mondo di oggi. Accompagnato dal fantasma del maestro Godard, il viaggio introspettivo di Carax è una malinconica ode alla vita di insolente bellezza, costruita attraverso le
immagini del suo personale e sublime film-mondo. Nel cast l’attore feticcio Denis Lavant, Kateryna
Yuspina, Loreta Juodkaite e la figlia Nastya Golubeva Carax. Disponibile su IWONDERFULL a partire dal 15 aprile.
18.00 “Jane Austen a gâché ma vie” di Laura Piani
Alla presenza della regista
Agathe (Camille Rutherford), una ragazza goffa ma affascinante e piena di contraddizioni, di colpo si ritrova disperatamente sola. Sogna l’amore in modo simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua aspirazione è diventare scrittrice. Trascorre, invece, le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria Shakespeare & Co a Parigi. Invitata alla residenza per scrittori di Jane Austen in Inghilterra, deve combattere con le sue insicurezze… fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia magicamente.
20:45 “Trois amies” di Emmanuel Mouret
Alla presenza del regista
Joan (India Hair) non è più innamorata di Victor (Vincent Macaigne), ma soffre nel sentirsi disonesta con lui. Alice (Camille Cottin), la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova passione per il suo compagno Éric (Grégoire Ludig), eppure la loro relazione va a gonfie vele. Non sa che lui ha una storia con la loro comune amica Rebecca (Sara Forestier). Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui scompare, le vite delle tre e le loro relazioni vengono stravolte. Ancora una volta la petite musique delle commedie di Mouret colpisce nel segno con un triplice ritratto femminile brillante e lieve, che viaggia tra sogni, desideri e ossessioni.
SABATO 5
15:30 “Le Royaume” di Julien Colonna
Alla presenza del regista e della compositrice Audrey Ismael
Corsica, 1995. Lesia (Ghjuvanna Benedetti) si gode la sua prima estate da adolescente. Un giorno, un ragazzo irrompe nella sua casa e la porta in moto in una villa isolata dov’è nascosto il padre latitante Pierre-Paul (Saveriu Santucci), in compagnia degli uomini più fidati della sua banda. Nella mala corsa è scoppiata una guerra. Prima che padre e figlia possano ritrovarsi, il clan viene attaccato e i due devono scappare. Durante la fuga, imparano finalmente a conoscersi. Tra thriller dal ritmo frenetico, western crepuscolare e racconto di formazione, l’opera prima di Colonna è un affresco epico e la tenera cronaca di un rapporto padre-figlia.
18:00 “Le Répondeur” di Fabienne Godet
Alla presenza della regista
Baptiste (Salif Cissé) è un imitatore di talento che non riesce a vivere della sua arte. Un giorno, viene avvicinato da Pierre (Denis Podalydès), famoso scrittore costantemente disturbato dalle incessanti telefonate del suo editore, di sua figlia e della sua ex moglie. Pierre ha bisogno di tranquillità per completare il suo romanzo più ambizioso e offre a Baptiste una curiosa possibilità: diventare la sua “segreteria telefonica”. Baptiste accetta, ma non può fare a meno di improvvisare e sviluppare il suo personaggio… Al suo sesto film, Godet sforna una gustosa commedia sui confini tra imitazione e trasformazione, affidata a una coppia comica straordinaria.
20:45 “Le Mohican” di Frédéric Farrucci
Alla presenza del regista
Joseph (Alexis Manenti), uno degli ultimi pastori di capre della Corsica, è nel mirino della mafia che vuole la sua terra per costruire un complesso residenziale. Nonostante le pressioni, lui dice di no: cedere significherebbe la fine di un mondo. Dopo aver involontariamente ucciso l’uomo mandato a intimidirlo, è costretto a fuggire e diventa preda di una caccia spietata. Con il passare dei giorni la sua leggenda si diffonde in tutta l’isola grazie alla nipote Vannina (Mara Taquin): Joseph diventa simbolo di una resistenza prima ritenuta impossibile. Un thriller western dal ritmo incalzante, un potente film politico, un inno alla libertà e alla difesa del territorio.
DOMENICA 6
11:00 “Dans l’ombre” di Pierre Schoeller
Alla presenza del regista
Paul Francoeur (Melvil Poupaud) ha appena vinto le primarie del suo partito e si appresta a intraprendere quella che si preannuncia come una turbolenta campagna presidenziale. César Casalonga (Swann Arlaud), il suo principale consigliere, deve schivare gli attacchi degli altri candidati e spegnere i risentimenti delle diverse correnti interne. Quando una voce di brogli alle primarie minaccia di indebolire la candidatura del suo capo, César si rende conto che dovrà combattere la battaglia più difficile della sua vita. Dal romanzo di Gilles Boyer e Edouard Philippe, un avvincente thriller politico con un cast eccezionale che include Karin Viard, Evelyne Brochu e Sofian Khammes.
15:45 “Hiver à Sokcho” di Koya Kamura
A Sokcho, cittadina portuale della Corea del Sud al confine con il Nord, la giovane cuoca e cameriera Soo-Ha (Bella Kim) incontra l’illustratore Yan (Roschdy Zem), arrivato dalla Normandia in cerca d’ispirazione. È inverno e quell’irruzione nella routine risveglia in lei domande sulla propria identità e sul padre francese che non ha mai conosciuto. Grazie alla cucina e al disegno, tra questi due esseri dalle culture così diverse si forma un legame fragile, ma profondo. Dal romanzo di Élisa Shua Dusapin, un’opera prima di rara delicatezza e originalità, impreziosita da meravigliosi inserti animati.
18:00 “Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan” di Ken Scott
Alla presenza di Leïla Bekhti
Nel 1963, l’eccentrica, irresistibile e generosa Esther (Leïla Bekhti) dà alla luce Roland. Il piccolo nasce con un piede torto che gli impedisce di stare in piedi. Contro il parere di tutti, Esther gli promette che camminerà come gli altri e che avrà una vita favolosa. Da quel momento in poi, questa madre inarrestabile non smetterà mai di fare tutto il possibile per mantenere la sua promessa. Dal romanzo autobiografico di Roland Perez, un ritratto divertente, tenero e travolgente di una donna incredibilmente autentica e fuori dagli schemi. Nel cast di altissimo livello Jonathan Cohen, Naïm Naji e Sylvie Vartan nel ruolo di se stessa.
20:45 “Une part manquante” di Guillaume Senez
Alla presenza del regista
Ogni giorno, l’ex chef Jay (Romain Duris) guida il suo taxi per le strade di Tokyo alla ricerca della figlia Lily (Mei Cirne-Masuki). Separato da nove anni, Jay non è mai riuscito ad ottenere la custodia della ragazza e in Giappone resta un gaijin, uno straniero. Proprio quando ha perso la speranza di rivederla e si prepara a tornare in Francia, Lily sale sulla sua auto… Sei anni dopo Nos batailles, Guillaume Senez torna a dirigere Duris scandagliando la genitorialità e lo choc des cultures in un sobrio e struggente melodramma, ispirato alla storia vera di Vincent Fichot e impreziosito dalle musiche sensoriali di Olivier Marguerit.
Written by La Redazione