Le sorprese sono sempre gradite, per grandi e piccini, ed ecco che del tutto inaspettata ci viene offerta un’esibizione per solo pianoforte di Vijay Iyer nella confortevole sala della Casa del Jazz che, celebrando i suoi vent’anni di attività, ci ha ultimamente già presentato i soli di Ethan Iverson, Enrico Zanisi, Rita Marcotulli ed Enrico Pieranunzi.

Quella di Vijay Iyer, pianista statunitense di origine indiana che abbiamo già ammirato in più occasioni, l’ultima delle quali nel 2021 all’Auditorium alla guida del trio composto da Linda May Han Oh e Tyshawn Sorey, è per di più la sua unica data in solo prima dei tour che lo vedranno insieme a Henry Threadgill e Dafnis Prieto, in duo con Wadada Leo Smith e poi in trio con Harish Raghavan e Jeremy Dutton.

Compositore anche per ensemble classici con opere eseguite da orchestre come la London Philharmonic e la Los Angeles Philharmonic, professore di ruolo presso l’Università di Harvard, negli ultimi mesi ha pubblicato due album su ECM, ma ricordiamo anche “Love In Exile” su Verve, nominato ai Grammy, con la cantante Arooj Aftab e Shahzad Ismaily. Il suo “Solo”, su ACT, risale invece al 2010, cosa che rende questo concerto un’occasione ancora più rara per coglierne al meglio tecnica e stile.