Un nuovo album in studio a ventisei anni di distanza dal precedente, un nuovo tour europeo a sedici anni dall’ultimo, quello della reunion del 2009, che passò anche per il nostro Circolo degli Artisti. David Yow, frontman e autentico animale da palcoscenico, di quelli che si tuffano sul pubblico e continuano a cantare mentre mille mani protese li fanno danzare alti
sulle nostre teste, nel frattempo è tornato sul palco dell’Init dando la propria voce ai Flipper, gruppo della prima ondata hardcore californiana, ma anche da quella “calda” serata invernale di anni ne sono ormai passati dieci.

Quando esordirono, nel 1989, lo fecero con una cover dei Chrome. Erano gli anni d’oro della Touch and Go, David Yow e David William Sims provenivano dagli Scratch Acid, il suono ruvido e tagliente, con gli strumenti accompagnati da una drum machine, non era così lontano da quello dei Big Black di Steve Albini, che finì per essere il produttore dei loro dischi.

Da allora, con il loro noise violento e viscerale, hanno lasciato un segno indelebile diventando, se non la migliore band degli anni Novanta – come era solito dire Steve Albini – uno dei gruppi che hanno maggiormente influenzato la musica a venire e vederli tornare sulle scene non potrà che unire vecchie e nuove generazioni in un abbraccio di corpi scatenati, È vero, noi fan della prima ora ci siamo fatti vecchi, ma una serata sotto palco in compagnia di Yow e compagni non potrà che scaldarci le ossa. Almeno quelle che resteranno sane…