Tutto ebbe inizio poco più di dodici mesi fa, in una fredda serata di fine febbraio dello scorso anno. Era il secondo set di Àltera, la rassegna di incontri di musica improvvisata ospitata ogni mese dal Fanfulla, e sul palco salirono per un breve set Alberto Popolla, Økapi e Pietro Pompei. Poco più di mezz’ora – questo il tempo che i musicisti avevano a disposizione – ma tutto sembrò subito funzionare alla perfezione, tanto da non voler sprecare quanto si era appena visto.
Eccoli allora, con le loro iniziali appena cristallizzate in PØP Trio, approdare al Metro Core che, per una volta, rinuncia ad uno dei suoi ormai immancabili appuntamenti del sabato a favore della domenica per fare esordire un nuovo progetto, come ormai capita sempre più spesso in quell’angolo di Pigneto. Alberto Popolla al clarinetto basso e basso elettrico, Økapi all’elettronica e Pietro Pompei alle percussioni sono tre musicisti che a prima vista potrebbero sembrare incompatibili e provenire da universi paralleli, ma come un rave e una sala da concerti possono non essere così distanti, allo stesso modo jazz, elettronica e musica contemporanea possono oggi incontrarsi con estrema facilità. E, parafrasando i Crass, the name is PØP, not pop.
Written by Carlo Cimmino