Il Mago del Gelato è un nome che, forse più di altri, incuriosisce da subito. Dietro questa sigla non si cela un solista, ma un quartetto (Giovanni Doneda, Ferruccio Perrone, Pietro Gregori e Alessandro Paolone) la cui originalità è già suggerita dal nome stesso. Un nome che sembrerebbe più adatto, appunto, a una gelateria, e che non a caso nasce da un luogo reale: un vecchio bar di via Padova a Milano.

Un bar che ora non esiste più, ma dove i quattro si fermavano ogni mattina prima di andare in studio; un melting pot di culture che li ha ispirati profondamente e che incarna al meglio quello che sembra anche il loro mantra, “La contaminazione arricchisce, nella vita e nella musica.”

Questo spirito ritorna con forza nel loro album d’esordio, “Chi è Nicola Felpieri?”, un lavoro costruito attorno a un personaggio enigmatico, immerso in un’esplosione di groove, afrobeat, funk e jazz. A distanza di soli otto mesi, tornano sul palco di Largo Venue. Evidentemente, ci hanno preso gusto.