Ammettiamolo, da quando ha lasciato la sua casa romana per trasferirsi a Valencia, di Mike Cooper sentiamo un po’ tutti la mancanza. Eravamo abituati fin troppo bene e non ci stancavamo mai di vederlo, che fosse accompagnato dalla fedele chitarra o da mille oggetti elettronici, che si affidasse alla tradizione o che si lanciasse nella sperimentazione, magari condita da ritmi esotici che ben si abbinavano alle sue variopinte camicie.
La fortuna vuole che questo splendido ottantenne sia un instancabile viaggiatore e allora – se non ci capita di incontrarlo in qualche angolo del mondo – le visite alla città che per tanti anni lo ha ospitato non sono rare. Se lo scorso marzo ci aveva regalato un raro duo con Alvin Curran da Zazie nel Metró, questo novembre lo porta ora in un mini tour di cinque date fra i diversi palchi romani, di cui due in solo, mentre nelle altre tre si affida ancora una volta alla forma del duo per improvvisare con vecchi e nuovi compagni di avventura.
Fra l’incontro con Stefano Costanzo e quello con Mauro Remiddi ecco il concerto di stasera al Metro Core che lo vede insieme a Luca Venitucci, raffinato componente degli ormai storici Ossatura, un musicista che abbiamo il piacere di incontrare spesso, che imbracci l’inseparabile fisarmonica o che sieda di fronte alla tastiera di un pianoforte o di una melodica. In apertura i percussivi Memoria Zero di Marco Della Rocca e Stefano Acunzo.
Written by Carlo Cimmino