Il rapper casertano ha da poco rilasciato in free download (attraverso l’iscrizione alla newsletter di Django Music) “Scheletri”, in cui vengono riprese le versioni embrionali di sette suoi pezzi storici ed è in giro per l’Italia per cinque date per promuovere questa release. L’album è nato per puro caso, col ritrovamento in un vecchio hard disk delle strumentali scartate, che grazie al sapiente lavoro di Dj Craim (suo fido collaboratore) sono potute riemergere in una versione priva della ruggine del passato.

È quindi un’occasione per rivedere uno dei nomi più illustri del rap italiano, che ormai vanta un’attività più che quarantennale (se includiamo non solo la sua produzione musicale ma anche i suoi esordi come writer e ballerino di break dance). Mentre negli ultimi anni tutto quello che ruota attorno all’hip hop ha subito una progressiva snaturazione, Kaos ad oggi è l’esempio più genuino di come il genere andrebbe suonato. Ruvido, tagliente e molto intimista, il suo stile è lontano da una mera celebrazione della vecchia scuola. Come ha confermato il suo ultimo album “Chiodi”, i testi pur facendo riferimento ai contrasti e alle contraddizioni della propria personalità sono lontani da qualsiasi intento autoreferenziale. Per tutti quelli che amano l’hardcore nell’hip hop, questa data va segnata sul calendario.