Chi di Expo è già schifato ha tutte le ragioni: cemento, ritardi, multinazionali, tangenti, mafia, politici… che è quello che succede ogni giorno, sai che novità. Peggio è messo chi non ci andrà per paura di attentati: so che a voi lettori milanesi sembra assurdo, eppure in una scuola elementare di Rozzano (e chissà in quante altre) i bambini non andranno perché la maggior parte dei genitori, terrorizzata, ha negato il permesso. Noi di Zero ci saremo, ve lo stiamo già raccontando nelle pagine del bere e mangiare e ve lo racconteremo tutti i giorni, come sempre, sperando di essere l’agenda del vostro FuoriExpo. Perché anche chi all’Expo non andrà, inevitabilmente vivrà Milano, con la nuova Darsena finalmente, Porta Nuova (anche se non direttamente collegabile a Expo, un quartiere che in città aspettavamo da tempo), qualche piccola pista ciclabile in più (anche se non abbastanza – e magari qualche tangenziale esterna in meno), gli eventi all’ex Scalo di Porta Romana (ExpoDancefloor), il Mercato Metropolitano in Porta Genova e chissà quanti altri appuntamenti, le centinaia di bar e ristoranti che hanno aperto e stanno aprendo. Tornando all’Expo, sarà interessante vedere se – al di là di tutto – ci sono possibilità di nutrire un pianeta che entro il 2050 arriverà a 9 miliardi di persone, prima che il pianeta mangi noi. Cose da scienziati, inutile perdersi in polemiche su Farinetti, Petrini e Cirque du Soleil. E poi sarà patetico, sarà un luogo comune, però è vero: questa volta il mondo passa di qui e noi lo vogliamo conoscere. Senza paura.
Written by Simone Muzza