«Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro il tizio per farsi coraggio si ripete ‘Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene’. Il problema non è la caduta. È l’atterraggio». L’incipit de L’odio basterebbe a descrivere il senso della ricerca di Auguste-Dormeuil, alla prima personale istituzionale in Italia con una serie di lavori che ridisegnano il tempo, la storia, evadendo dalla convenzione della linea retta con un principio e una fine determinati. Collage, montaggi, azioni relazionali, poetici tentativi di farsi coraggio rileggendo quel che è stato e rendere la caduta un viaggio, ignorare l’atterraggio ricostruendo la storia tra utopia, rimpianto, illusione, nostalgia.
Written by Giovanna Giannini Guazzugli