GRAFFITI

Cinque scritte sui muri di Calvairate

Situazioniste, oscure e mai romantiche sono un fenomeno sociale senza refusi

quartiere Calvairate

Written by Giusy Palumbo il 4 November 2021 Aggiornato il 9 December 2021

Nel Medioevo chi fosse entrato a Calvairate da Porta Vittoria avrebbe incontrato la Tosa, una giovane donna con le gambe divaricate nell’atto di radersi il pube, a dargli il benvenuto.
Oggi il bassorilievo in questione si trova al Castello Sforzesco ma il quartiere non ha perso la sua fama di ventre accogliente, a partire dalle scritte sui muri che salutano i passanti. Come dicono gli esperti, qui non promuoviamo il writing illegale, “ci limitiamo a descrivere un fenomeno sociale”. 

 

W EDDIE MURPHY

Tratto impreciso ma sicuro, la scritta W Eddie Murphy è un simbolo di Calvairate. Replicata in più punti nel quartiere, in formati diversi ma con la stessa tenacia, è lì a ricordarci che non si esce vivi dagli anni Ottanta o forse a indicarci covi segreti di spaccio. Quel che conta è che quando la leggiamo ci viene una risata matta e profonda e la voglia di cercare l’anima gemella al civico 47 di Viale Molise.
Per gli amanti del gossip complottista: Eddie è membro della Massoneria, con la tessera Hollywood Lodge numero 542.

VAI A VIVERE!

Tre parole, con lo spazio in mezzo in cui tuffarsi e un punto esclamativo a cui aggrapparsi: vai a vivere! E’ la scritta che abbiamo letto al risveglio dal lockdown, su un muro scrostato di via Paolo Maspero, dove l’erba cresce fiera e incolta in memoria del medico poeta che prese parte alle Cinque giornate di Milano e ridusse le crisi epilettiche della principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso. Un’esortazione al movimento, all’azione, alla vita. Vai a vivere! Ovviamente a Calvairate.

LGBTQIACAB

Transfemminista, antisessista, antirazzista, antimilitarista, Calvairate parla sempre chiaro. Un po’ per ricapitolare, un po’ per rivendicare, un ripasso dei fondamentali ci sta sempre, strada facendo. La scritta, all’angolo di Via Calvairate con Viale Molise, si presta benissimo come sfondo di selfie con posa militante in attesa del bus 66 che, si sa, porta quasi all’inferno.
ACAB per il patriarcato sta per “alle cinque al bar”, per il matriarcato per “all clitoris are beautiful”. 

MEP

Non si scrive ma si appiccica, con la colla, sulla carta, stesa con i polpastrelli tesi all’infinito. E’ poesia che si attacca addosso, ci fa dire: “In me c’è fretta. C’è urgenza”. Grazie al Movimento per l’Emancipazione della Poesia, nato nel 2018 a Milano, che a Calvairate ha trovato i suoi endecasillabi più sciolti. 

DAVID BOWIE

E’ questa la scritta più segreta, forse sognata, che lascia dietro una scia glitter, una traccia sonora. Ci ricorda degli anni d’oro di Calvairate crocevia di creatività, mille luci e polvere di stelle. Di quella notte che David Bowie lasciò un ricordo di sé su un muro vicino a Piazzale Martini, di fianco all’appartamento dove abitava con Lou Reed. Ma non vi diremo dove si trova questa incredibile testimonianza, scopritela da soli o ascoltate questo podcast: https://calva.radio/podcast/calvaglam/. Never lost control.

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#havingfunisright

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