È un ex deposito di frutta nei vicoli di Torpignattara, ora riadattato a centro per l’arte contemporanea. Una mosca bianca, tra ristoranti etnici, alimentari aperti 24/7 e acquedotti semi-abbandonati che sembrano far parte di un’altra Roma. Nata nel 1998 a Spello, in Umbria, la Wunder ha aperto a Roma la sua succursale a Roma dieci anni dopo e dopo le prime mostre ha virato decisamente verso l’arte urbana, in un progetto continuo che coinvolge galleria, artisti ed edifici del quartiere. Un punto di riferimento che nel 2010 è arrivato a ospitare anche le navicelle di Invader. Il cortile Kreuzberg-style e la “cantina” espositiva in tufo vivo (e umido) amplificano il godimento.