“Osteria”, “Gnocco fritto”: già passandoci davanti sul 24 ci aveva attirato come un luogo ospitale. Sensazione ampiamente confermata una volta dentro, dove ci aspettano sorrisi di benvenuto e un arredamento che punta decisamente sul rustico, con alcuni particolari messi lì apposta per far inorridire le riviste più patinate (che goduria i finti balconi e i finti soppalchi!). Anche dal punto di vista gastronomico, piuttosto che rincorrere le ultime mode della ristorazione, qui ci si concentra su quello che abbiamo di buono in casa nostra: salumi di qualità – culaccia, coppa piacentina, crudo di Parma 24 mesi, spalla cotta di San Secondo; pasta fresca – pappardelle all’uovo con ragù di cinghiale e funghi porcini, tortelli di magro con emulsione di burro alla salvia; dolci fatti in casa – tiramisu alla Nutella, torta chantilly – e soprattutto tanta buona carne alla brace: tagliata d’angus argentino, filetto e scottata di scottona, fiorentina. Non si spaventino i vegetariani, ai quali sono dedicati piatti come flan di funghi porcini con cialda di grana padano e tomino alla brace con misto di verdure grigliate e gnocco fritto (naturalmente senza strutto).