La leggenda vuole che nel 1870 circa, un immigrato tedesco di nome Charles Feltman iniziò a vendere lungo una spiaggia dei wurstel avvolti da un panino. La spiaggia era quella di Coney Island. Una pietra miliare per la storia dell’alimentazione da strada e per la creazione di un immaginario socio-gastronomico-geografico dove confluiranno anche hamburger, chips e boccaloni di birra. L’antefatto è questo, con una sua (omonima) declinazione romana che ha preso corpo a Monteverde, tra i sali e scendi delle sue strade che assomigliano a quelli delle montagne russe che sarebbero nate a Coney Island qualche anno dopo la prima transazione effettuata da Herr Charles. Cosa vi farà sentire sulla penisola urbana più famosa del mondo? Un sacco di poster inneggianti a Orphans, Warriors, Baseball Furies, Lizzies: club sandwich con arrosto di prosciutto, gli hot dog della casa, uova firtte, tartare di manzo con guacamole; una decina di birre alla spina – ma qui si parla piuttosto italiano con Extraomnes, Rurale, Birra del Borgo, Birrificio Italiano, ECB, Retorto – e anche cocktail, con in lista grandi classici e qualche idea della casa come l’Oro Rosso (vodka, triple sec, granatina, sciroppo di zenzero e melograno).
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Coney Island
ZERO here: beve birra artigianale e mangia hot dog.
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Coney Island
Via Stefano Boccapaduli, 45
Roma
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