Come tutte le storie romantiche si deve partire con una data. Era il 1972 quando Nereo Bruno Bulbarella, divenuto Cavaliere del lavoro prima e Commendatore poi, prese il Bar Doria dal primo proprietario. Erano anni rampanti per Milano: boom economico, grande entusiasmo, aperitivi e pellicce in strada. Il Bar Doria inizia i suoi passi proprio grazie a questo uomo e la sua intuizione, che rende il locale famoso fino ad oggi. Cocktail mirabolanti, scenografici, importanti. In tutti i sensi, come il Bomba Fragola. “Prima era fortissimo”, ci spiega il figlio Maurizio ora al bancone del bar, “poi con la storia delle patenti abbiamo dovuto abbassare la gradazione alcolica. Papà dice che bere un Bomba Fragola aumenta il desiderio. Vedi entrare coppie di amici che uscono poi indefiniti”.
Vodka, fragole centrifugate, succo di arancia e l’ingrediente segreto il Nettare del Cavaliere, chiamato così in omaggio a Nereo. Un intruglio trasparente di cui non si può sapere la ricetta. Alcol, sicuramente, molto alcol. Ne bevi uno e sei sulla luna, ci spiegano. Confermiamo dopo l’assaggio del Bomba Fragola, che scende liscio ma poi bussa sulla spalla. Chiediamo la lista dei cocktail storici, roba da perderci la testa. Come l’Apollo 10: Martini Dry, Vodka, Gin, Steinhager e Tio Pepe. Oppure il Girasole con Martini Dry, Aperol, Vodka alla pesca, Vodka e soda. Senza considera i vari Invisibile e Angelo Azzurro. Nessuno li chiede più, i giovani di oggi vogliono solo Spritz (servito in un bicchiere olimpionico) e Moscow Mule, ci raccontano con un po’ di rammarico.
Varchi la soglia del Doria e torni indietro nel tempo, nulla o poco sembra essere stato modificato negli anni. Le luci blu, i tavolini in ferro, le vecchie foto con Mike Bongiorno, anche Nereo – ancora sul pezzo e vestito da Ammiraglio che siede su un angolo della sala – sembra non accorgersi degli oltre 40 anni trascorsi qui dentro. Qui passavano personaggi famosi e meno famosi, oggi è la sede eletta di quei pazzi di Balera Favela e Just Cavalle, due serate caciarone che qui si sposano alla perfezione.
Un po’ malinconico, sicuramente affascinante, il Doria è un posto dove si deve passare prima o poi. Ma non ordinate il solito spritz, qui si fa sul serio.