La cosa più bella di questo locale è che quando ti dicono che sia vegano, non vorresti crederci. Poi viene tutto il resto: la location impeccabile, con il suo stile molto contemporaneo che strizza l’occhio ai più modaioli locali newyorkesi o losangelini, piante dal soffitto, tavoli di design da materiali di riciclo, grandi spazi. Un posto ruffiano, forse, ma quando poi il risultato è centrato nessuno ci fa più caso.
La cucina è realizzata tramite la consulenza di un nutrizionista e si ispira ai sapori del mondo utilizzando solo vegetali, semi, diverse tipologie di farine (tutte senza glutine), niente carne, pesce o formaggio. Chi viene da Soulgreen conoscerà la dieta plant-based, ma non inorridete perché non sembra mancarti nulla. Almeno per una cena o un pranzo. Si ordina da un IPad, il cameriere ti spiega con dovizia di particolari le funzionalità e si sceglie ciò che arriverà in tavola. Immancabile le tanto modaiole bowls, scodelle coloratissime con ogni sorta di ingrediente ovviamente green.
Si fa il giro delle cucine internazionali con la Lebanese Bowl – quinoa, verdure miste, pomodori secchi, ceci, coriandolo, tahini, insalata, erbe aromatiche – quella Thai con curry verde, riso rosso, verza, latte di cocco, verdure miste, anacardi, broccoli, cavolfiore. Belle da vedere e buone da mangiare. Immancabili le zuppe, insalate, smoothy e burger vegani. Una cucina che appaga e fa bene all’anima. E poi, cosa ancora più importante, l’acqua qui è gratis.
Martina Di Iorio