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Oceano lagunare: di petrolio e sale, barene, mitili e tavole imbandite

A partire da fine maggio Ocean Space celebra la laguna di Venezia con camminate, concerti e performance

Written by Redazione Venezia il 26 May 2022

Foto di Massimo Milan

TBA21–Academy e Ocean Space celebrano la laguna di Venezia con un ricco programma di appuntamenti che coinvolgeranno il pubblico già a partire dalla fine di maggio e per tutto il mese di giugno. Il 27 e il 28 maggio il pubblico potrà partecipare a due camminate: a San Basilio, per approfondire la qualità dell’aria di Venezia, e a Sant’Erasmo, per raccogliere le piante spontanee che caratterizzano l’ecosistema lagunare. A giugno sarà il tempo di Becoming Fresh & Salty Drops (of water), il festival dall’1 al 22 giugno dedicato all’acqua e alle forme di vita presenti nella laguna che ospiterà numerose iniziative.

Andiamo con ordine. I primi appuntamenti iniziano già questo weekend. Venerdì 27 maggio è in programma una conversazione itinerante con Jacopo Galli, ricercatore dello IUAV e coordinatore del laboratorio “Mapping the air in Venice” che porterà i partecipanti a San Basilio per approfondire la qualità dell’aria a Venezia: attraverso l’area di Santa Marta, si andranno a esplorare dettagli legati alla vita quotidiana della città e alla sua cittadinanza attiva. Il ritrovo è alle 18 di fronte al terminal San Basilio, oltre al Ponte Molin. L’attività, della durata di circa un’ora e mezza, è gratuita previa prenotazione su Eventbrite a questo link.

Si prosegue poi sabato 28 maggio, dalle 10 alle 15, con “Dispensa Selvatica”, il primo appuntamento del programma di ricerca Tavole Conviviali, “Entrée: la gerla della laguna“: i partecipanti saranno invitati ad una sessione di foraggiamento a Sant’Erasmo accompagnati da Marco Bravetti, cuoco e ricercatore di TOCIA! in un’esperienza di connessione intima con il paesaggio attraverso il riconoscimento, la raccolta e l’assaggio conviviale di piante spontanee che caratterizzano l’ecosistema lagunare. La partecipazione alla sessione di foraggiamento è gratuita con prenotazione obbligatoria a questo link.  Il trasporto in vaporetto è a carico dei partecipanti.

A seguire ci saranno due cene a sessione chiusa del programma Tavole Conviviali, “Entrée: la gerla della laguna“, martedì 31 maggio dedicata alla “Salinità” e giovedì 9 giugno alla “Tossicità”, un’occasione perfetta per riflettere sui legami tra ciò che mangiamo e il suo impatto ecologico, grazie alla natura relazionale del cibo che ha il potere di evocare ricordi e ispirare conversazioni, in una cornice unica come quella veneziana e lagunare. Chi è interessato a far parte del gruppo di ricerca e a partecipare a una delle cene, può inviare una lettera motivazionale e indicare le date desiderate a info@ocean-space.org.

Lunedì 30 maggio alle 21, in Campo San Lorenzo e sulla facciata di Ocean Space verrà proiettato il concerto ALPHA MISSION – ΔELOS & Le [incerte] Quattro Stagioni, che si terrà sull’isola greca di Delos. Per la prima volta nella sua storia millenaria, Delos ospiterà un’orchestra di musica classica (la European Union Youth Orchestra) per un concerto di respiro internazionale e di grande valore simbolico che vuole sensibilizzare sull’incertezza del futuro del pianeta. Dalle ore 20, Ocean Space sarà eccezionalmente aperto per la visita delle mostre in corso.

Venice Agreement

Con il supporto di S+T+ARTS, TBA21–Academy presenta a Ocean Space e non solo, Becoming Fresh & Salty Drops (of water), un “festival” che dall’1 al 22 giugno celebrerà l’acqua e le forme di vita della Laguna di Venezia con una serie di storie, azioni, eventi online e dal vivo che raccontano e agiscono sul futuro di questo ambiente da prospettive ecologiche e magiche. Tra gli eventi del festival: una performance di Lodovica Guarnieri per la Giornata mondiale degli oceani; le conversazioni itineranti, parte del ciclo Venezia modello per il futuro?, a cura di Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi; il programma delle tavole conviviali, “Entrée: la gerla della laguna” dedicato agli incroci tra cibo ed ecologia in collaborazione con lo chef Marco Bravetti e TOCIA!, e infine la presentazione finale del programma di residenza per artisti STARTS4Water che si concluderà il 22 giugno, proprio seguendo i cicli lunari che determinano le maree, nel giorno del solstizio d’estate.

In particolare il 2 giugno  con The Venice Agreement è in programma l’incontro Proteggere localmente le torbiere globali, un evento che dalle ore 19:30 riunirà professionisti internazionali di conservazione e restauro delle torbiere del nostro pianeta, curato da Camila Marambio e co-organizzato da Wildlife Conservation Society (WCS) Chile, Ensayos, Greifswald Mire Center e TBA21–Academy.

Quando respiro, digerisco la Laguna, una camminata performativa di Lodovica Guarnieri

Gli altri appuntamenti in programma:
Mercoledì 8 giugno ore 18 a Marghera, Via dei Petroli
Quando respiro, digerisco la Laguna, una camminata performativa di Lodovica Guarnieri
Prenotazione richiesta al questo link
La performance “Quando respiro, digerisco la Laguna” racconta i legami tra umani e non-umani in un ambiente tossico. Lo fa portandoci lì dove l’ambiente lagunare si ribella alle coordinate geografiche e temporali binarie: la terra diventa liquida; le isole emerse sono parte del fondale; passato e futuro si confondono in un presente continuo. Ambientata in questa Laguna anfibia, mai completamente emersa o sommersa, la performance si sviluppa lungo le infrastrutture dell’ex raffineria ENI in via dei Petroli a Porto Marghera.

Venerdì 10 giugno ore 18 davanti al Ponte della Costituzione, Piazzale Roma
MAREA: Il ritorno delle ostriche piatte veneziane
Con Camilla Bertolini, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari
Prenotazione richiesta a questo link
Camminando in giro per Venezia e le isole è facile avvistare nutrite colonie di ostriche. Sono Crassostrea gigas o ostriche giapponesi, una specie originaria delle coste asiatiche del Pacifico, arrivata nel Mare Adriatico solo mezzo secolo fa. Dall’estate 2021 è in corso un nuovo progetto per ripopolare la laguna con le sue antiche e pregiate ostriche autoctone (Ostrea edulis o piatta): si chiama MAREA (MAtchmaking Restoration Ecology & Aquaculture) ed è sviluppato dalla ricercatrice Camilla Bertolini, biologa marina e vincitrice di una borsa Marie Sklodowska-Curie European Fellowship all’Università Ca’ Foscari. MAREA punta a dimostrare come il ripristino degli ecosistemi possa convivere con un’acquacoltura sostenibile, aumentandone gli introiti e al tempo stesso riducendone l’impatto.

Sabato 18 giugno a Ocean Space
ArtNight, apertura prolungata delle mostre in corso fino alle 22 con visite guidate speciali

Martedì 21 giugno dalle ore 20 a Ocean Space
Becoming Fresh Salty Drops- Presentazione di STARTS
Conversazioni, proiezioni e presentazioni per celebrare la conclusione della residenza artistica STARTS4Water, organizzata da TBA21–Academy, che ha esplorato le proposte ecologiche e magiche per la gestione sostenibile dell’acqua nella laguna veneta. Parteciperanno Sonia Levy con Heather Ann Swanson, Meredith Root-Bernstein, Alexandra Arènes, Diego Delas e Leonor Serrano Rivas. Ospite speciale: Radio Amnion.

Venerdì 24 giugno ore 18 alla fermata del tram San Giuliano, Mestre
Una sentinella bivalve e l’inquinamento chimico in laguna
Con Massimo Milan, Professore Associato dell’Università di Padova
Prenotazione richiesta a questo link
La vongola verace (o filippina, Venerupis philippinarum, nota localmente come caparòzzolo), iconico bivalve che dal mare ha colonizzato la laguna e molti delta dei fiumi del Nord Italia, è un essere particolare: ha infatti la capacità di filtrare ogni elemento presente nell’acqua, evolvendosi a seconda dei composti chimici che l’attraversano. Per questo può diventare utile agli studiosi come un vero e proprio sensore, in grado di testimoniare attraverso il proprio DNA che cosa passi in un determinato punto del corpo d’acqua che abita.
Insieme a Massimo Milan, i partecipanti si spingeranno verso le aree industrializzate dell’entroterra veneziano, affacciandosi alla laguna dove vivono le vongole – vere e proprie “sentinelle ecologiche” dell’ecosistema.