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Che Fanza! #2: Botanica Satanica e Punkaggine

Written by ABAC il 10 October 2023

Botanica Santanica - Ansionega Rampicante

Un tema molto trattato all’interno del mondo delle fanzine è la botanica. Seppur nella storia recente si è cercato di mettere all’oscuro il potere medicinale delle piante officinali e buona parte del know-how è andato perduto, la sua forza ha resistito lungo i secoli e negli ultimi decenni è riemerso nelle culture sotterranee come elemento di contrasto ai meccanismi del capitalismo. Nonché come via da percorrere per raggiungere l’autodeterminazione alimentare, cosmetica e medica.
Abbiamo scelto per questo secondo numero della nostra rubrica Che Fanza! (qui potete recuperare il primo) due fanzine che trattano di botanica da due angolature diverse.
Il quinto numero della rivista Punkaggine, uscita nella primavera 2023, in cui le piante officinali vengono viste come una vera e propria forma di emancipazione dal sistema e Botanica Satanica, di Hurricane Ivan, dove la botanica è affrontata sotto una lente immaginaria e lisergica.

Che Fanza! è una rubrica a cura di ABAC per ZERO che prova a dare un ordine al bellissimo caos cartaceo e meta testuale contemporaneo delle fanzine proponendovi di volta in volta un paio di consigli. 


Punkaggine

Siamo alla quinta pubblicazione della rivista di divulgazione dell’“Anarcho Herbane Kolektiv” basato a Bologna. Il nome è già esplicativo delle intenzioni del collettivo. Punkaggine è infatti un neologismo derivante dall’unione del nome volgare piantaggine (Plantago lanceolata), una delle piante infestanti con lo spirito di resilienza più elevato e l’aggettivo punk, di cui tutti conosciamo il significato.
Il collettivo identifica nelle erbacce spontanee un’attitudine vagabonda e errante, una volontà d’imporsi sul pianeta senza nessuna sorta di vincolo né tanto meno rispettando le forme di decoro imposte dall’uomo ad altre piante. Crescono nei luoghi più disparati, non si curano del loro aspetto, ma solo della loro funzione.

In questo numero di Punkaggine troviamo riflessioni riguardo alle influenze del capitalismo sulla saluta mentale della popolazione globale. Le piante spontanee officinali garantiscono la possibilità di alleviare questi disturbi e il loro utilizzo e il loro studio potrebbe condurre ad una forma di abbandono del sistema imposto. Caso emblematico è il libro consigliato nella rivista: The prisoner’s herbal di Nicole Rose, racconta l’esperienza di una carcerata che attraverso le piante spontanee trovate tra le mura del carcere, non solo intraprende un percorso di cura, ma anche un’attività che le permette di distaccarsi dall’alienante realtà dietro le sbarre.
La pubblicazione si chiude con un piccolo manuale delle erbe spontanee psicoattive presenti in Italia. Lontani da ogni forma di glorificazione, la belladonna, lo stramonio, la mandragora vengono analizzate nei loro aspetti tecnici e storici. Si trovano anche un paio di testimonianze odierne del loro utilizzo che sottolineano la pericolosità del loro utilizzo senza le dovute conoscenze e sopratutto l’intensità del viaggio a cui i testimoni vengono esposti. Non provatelo a casa.

Potete scaricare gratuitamente i primi due numeri di punkaggine al sito del collettivo.

Botanica Satanica

– scorri sulle foto per sfogliare la gallery –

Poco da dire su Botanica Satanica e su Huricane Ivan, illustratore tra i più grandi dell’undeground Milanese.
Questo piccolo volume viene pubblicato nel lontano 2017 e fa parte della cosiddetta serie dell’enciclopedia sgangherata. L’illustratore si immagina piante officinali provenienti da una realtà riconducibile a uno stato mentale alterato, per certi versi schizofrenico. Troviamo infatti la bietola compulsiva, la piagnistea Insipda, l’ansiogena rampicante ed altre riconducibili a questo campo semantico. Nulla però ci è detto, nel volume non è presente nessuna legenda, nessuna spiegazione all’astrazione compiuta dall’illustratore. L’interpretazione è liberamente lasciata al lettore dandogli la possibilità di fruire al massimo di questo bellissimo esempio d’illustrazione. Il volume può essere acquistato in vari festival d’illustrazione o contattando l’autore, che però si definisce pigro negli invii.
Visitate la sua pagina qui.