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Cosa ascoltare a Piano City Milano

Dall'anteprima fino alla chiusura domenicale, un weekend pieno di appuntamenti. ZERO ti suggerisce i concerti a cui non mancare

Written by Simona Ventrella il 14 May 2024
Aggiornato il 15 May 2024

Piano City è alle porte con il suo calendario labirintico e costellato da molteplici vie da poter imboccare, per passare da un concerto ad un altro esplorando gli angoli della città. Una vera maratona degna dei migliori atleti da affrontare, con spirito di avventura, curiosità, scarpe comode e programma alla mano. Se pensate che la mappa della metropolitana di Tokyo sia impressionante non avete ancora letto il ricchissimo programma della kermesse meneghina! Ma niente paura, abbiamo selezionato alcune delle performance più interessanti da poter seguire giorno per giorno.

 

Giovedì 16


Per chi non sa aspettare l’arrivo del weekend c’è una grande anteprima nella splendida cornice di
Villa Necchi Campiglio con la performance di musiche originali del pianista, compositore e produttore Alexis Ffrench, uno dei musicisti classici più popolari del momento, capace di rinnovare e ringiovanire la musica classica, con una stile fresco e innovativo e ricoprire un ruolo non solo istituzionale, ma anche autorevole come portavoce della cultura musicale nel mondo.

 

Venerdì 17


La prima giornata di Piano City non può che passare, come tappa obbligatoria, dal concerto di apertura alle
21:30 alla Galleria d’Arte Moderna (GAM), dedicato alla proiezione del film-concerto dell’ultima esibizione del Maestro Ryūichi Sakamoto. Venti pezzi selezionati ed eseguiti dal maestro stesso, nella costruzione della narrazione della sua vita in musica. La scelta dei brani copre tutta la sua carriera, dal periodo da popstar con la Yellow Magic Orchestra, toccando le magnifiche colonne sonore dei film di Bertolucci, alla musica del suo ultimo album contemplativo ”12″. Sempre nella giornata di venerdì per quelli che, il weekend inizia all’ora dell’aperitivo, possono godersi alle 19:00 al Volvo Studio un interessante piano lesson del compositore Nicola Piovani sul ruolo del pianoforte nella musica da film.

 

Sabato 18


Per chi ama godersi le prime ore della giornata, il programma del sabato inizia presto con molteplici proposte mattutine a partire dalle 10, spaziando tra repertori classici, musiche originali e proposte jazz. Ore
10:30 alla GAM arriva Nik Sheva, pianista ukraino che presenta il suo “Concerto per la pace”; in contemporanea, Andor Sanderson ci incanta con il suo “Pieces and Sketches” ispirato alla natura e alle sue connessioni, nella bellissima  cornice della Cascina Cuccagna.
Ore 11:00, il musicista francese
 JB Dunckel, noto per essere la metà del duo Air insieme a Nicolas Godin, presenta il suo nuovo lavoro “Paranormal Musicality”: 18 tracce di improvvisazione pianistica libera, delicata e ambiziosa. Per chi è alla ricerca di un po’ di spensieratezza in una cornice storica, dalle 11:30 e per le sei ore successive, trova alla rotonda della Besana i Giovani Pianisti Pianofriends, che si alterneranno nell’esibizione di “Ferruccio Busoni e il suo tempo”. Se nel sangue vi scorre l’amore per la classica, alle 12:00 al Teatro alla Scala vi attende una vera autorità della musica classica Pierre-Laurent Aimard e il suo “Catalogue d’oiseaux”. Il pomeriggio è il momento migliore per passare alla scoperta di giovani talenti come Gabriele Laura o Wataru Mashiro, o per dedicarsi alle prime assolute, come quella con Vincenzo Pasquariello. Oppure per abbracciare il proprio animo nostalgico tra le note di Diego Petrella e il suo concerto omaggio per il centenario di Luigi Nono.

Arriva la sera e la parola d’ordine è GAM, momento giusto per sedersi sul prato della Galleria d’Arte Moderna e restarci fino a notte inoltrata accompagnati dal susseguirsi di proposte innovative e trasversali. Si parte alle 20:00 con le composizioni sperimentali della pianista e compositrice francese Friederike Bernhardt, che con lo pseudonimo di Moritz Fassbender, si destreggia tra pianoforte e sintetizzatori fondendo in modo unico la sua formazione classica e nel campo dell’elettronica. Segue un giro nel mondo del Jazz con Omar Sosa e Marialy Pacheco in “Manos“, un’esecuzione intensa e coinvolgente a quattro mani, per arrivare all’energia blues che solo il tributo ai “Rhapsody in Blue” per due pianoforti di George Gershwin da parte di Costanza Principe e Federico Nicoletta saprà darci. Sembrerebbe finita e invece c’è l’ultimo appuntamento prima di chiudere la serata: a 00:00 l’incredibile talento pionieristico e poliedrico di Me Zerg, che attraverso il Theremin e un mix di pedali e tastiere ci farà rizzare in piedi e ballare sulle note di una performance live straordinaria e unica nel suo genere.
Il Sabato finisce, o la Domenica comincia, alle 5:00 al Teatro Continuo di Alberto Burri che si trova all’interno del Parco SempioneJi Liu ci accompagnerà sulle note di Schubert e Glass nel più bel risveglio muscolare – o nella ninna nanna, NdR – che possiate immaginare.

 

Domenica 19


Nonostante un sabato così intenso, la domenica non ha nulla da invidiare in termini di ricchezza dell’offerta.  Le possibilità e le location sono molteplici e interessanti, che si tratti della Triennale o della Pinacoteca di Brera, di un giardino segreto o pubblico. Quindi google maps alla mano cercate l
Ippodromo Snai per il tributo alla musica popolare di Chico Buarque e ai suoi 80 anni di carriera a cura di  Lorenzo Tosarelli, mettete un pin sulla Triennale per scoprire le musiche originali di Demian Dorelli, o dirigetevi alla casa dell’accoglienza Enzo Jannacci per le musiche del compositore milanese Roberto Cacciapaglia. Se anche tu sei stato travolto dalla passione per il made in Japan, in voga come non mai, non potrai farti scappare le impeccabili performance di Mayaka Nakagawa che suona i classici di Brahms, Chopin e Ravel, di Takahiro Yoshikawa, con Bach, Ravel e Sostakovic e Hideyuki Hashimoto con il suo repertorio di musiche originali. Se invece cerchi il brivido della scoperta, a tua disposizione avrai alcuni dei migliori nuovi talenti in circolazione: per citarne due, i pianisti Jakob Aumiller o Thomas Umbaca a Casa EMERGENCY.

 


Sul calare della sera è il momento di ritornare dove tutto è iniziato, per la chiusura di questo bellissimo weekend. Anche per questa sera il programma offre una splendida tripletta di virtuosi compositori e pianisti che hanno esplorato il mondo del pianoforte, in lungo e in largo, superando spesso i confini. Si inizia quindi alla
GAM dalle 20:00 con Marco Mezquida e il suo stile incontrollabile e inclassificabile che mescola jazz d’avanguardia e musica contemporanea insieme alla musica popolare e folk. Segue Jamie Saft, pianista, tastierista, produttore e compositore di New York, che nella sua carriera ha scritto molte colonne sonore per serie e programmi tv di successo. Si chiude con le musiche originali di Rick Wakeman, che oltre ad aver militato negli Yes ed essere stato uno dei massimi esponenti del progressive rock, ha una carriera come musicista e pianista solista davvero incredibile e longeva, con un numero incredibile di album pubblicati e una qualità da far impallidire chiunque. Da tempo annuncia un lento ritiro per cui questa potrebbe essere, forse, una delle ultime occasione di ascoltarlo dal vivo.