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I vicini di casa: il tour d’arte subito fuori Milano / XIV

La forma di quello che si trova fuori

Written by Annika Pettini il 15 January 2025

Ph. Marco Zanella

Ci ho messo anni a capire i dintorni di Milano. Ho iniziato con passo e sguardo titubanti e mi muovevo intimorita tra treni e lande periferiche. Mi sembravano dure, e a modo loro lo sono, ma non coglievo in quella rudezza i risvolti più teneri. Un paesaggio privo di morbidezze e vezzi forma caratteri bizzarri, sguardi furbi che si perdono dietro le spalle e che restano inafferrabili su un orizzonte lontano e piatto. Vedevo le sfumature di grigio delle aeree industriali senza cogliere i silenzi che generano e che fanno ribollire di rivoluzione nelle vene. Io mi muovevo in cerca di persone, di artisti che si rifugiano in quelle complessità emotive e ho trovato i posti che fanno di tutto per accoglierle. Musei, progetti sperimentali, luoghi in cui l’arte prende voce, forme e corpo e che chiede di essere raggiunta attraverso brevi tratte che mettono in discussione un sentire, sempre su uno scorrere di binari e un odore di treni.