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Il Dude club chiude, lunga vita al Dude

Cosa accadrà al punto di riferimento del clubbing italiano?

Written by Eric Fiorentino il 30 August 2019
Aggiornato il 10 September 2019

L'insegna all'uscita del Dude

È dal rientro dalle vacanze che si respira un’aria strana nella notte di Milano. Una certa sensazione di mancanza. Prima sapevi che fare, ora non sai più alcunché.
Il Dude club chiude, nonostante ci abbia comunque fatto vivere, tra alti e bassi (come molti locali), un’intensa ultima stagione. Il locale di via Boncompagni sbarra le porte alla musica elettronica. Non leggeremo più l’insegna luminosa che recita: “I tell you the story of your life”. Porto sicuro di ogni real clubber disperso. Ora trovate già una nuova insegna che recita “Pura Vida”.

La nuova insegna in via Boncompagni

Questa magnifica storia è nata nel 2010 dall’amicizia di Fausto e Olly, accomunati da doti artistiche e dalla voglia di divertirsi con la musica; dopo gli eventi CCKZ (ciucciacazzi) hanno creato a loro immagine e somiglianza un concept club nella storica sede di via Plezzo 16. Un posto molto amato che è rimasto nel cuore a molti e grazie ad altre tre teste attive nel clubbing milanese – Vladi, Gero e Ale Runner – entrate nel progetto in un secondo momento, e ha rivoluzionato il panorama clubbing milanese. Robert Hood, Levon Vincent, Theo Parrish, Rødhåd, Motor City Drum Ensemble, Ben Klock, questi sono solo alcuni nomi che sono passati per quella situazione, strapazzando bene il pubblico con l’impianto Funktion-One di allora.

Poi l’evoluzione nel 2014, il trasferimento della location nella zona Porto di Mare. Due sale: la main room dove si ballava al ritmo della migliore techno contemporanea (L.I.E.S. Showcase, Luke Slater, Regis, Vessel…) o dell’house più carica (Omar S, Move D, Gerd Janson…) e l’Osservatorio Astronomico che è uno dei nostri concept preferiti. Qui ci trovavi dei signori drink e le proposte interessanti dei resident del locale: da Vladi e Gero con i loro rispettivi alias Abstract e Walking Shadow ai The Barking Dogs, passando per The Analogue Cops (in coppia o in solitaria), Oniks, Black Swan, Riccardo Bhi, Hiver, MCMXC, VG+ (senza dimenticare mai quella persona meravigliosa nonché magnifico dj techno Max_M, R.I.P, che con il party Cockette ha invaso entrambe le sale). Contenitore anche dei più recenti collettivi come Die Sekte, Sound Bakery, Intersezioni o R3, che hanno avuto la possibilità e lo spazio di crescere dentro un realtà stimolante.

Purtroppo questa storia finisce, non per volontà dei gestori (anche se forse l’entusiasmo non era quello dei primi anni, è normale e fisiologico) ma – come cita il comunicato che riportiamo qui sotto – per vari motivi tra cui la mancanza di una nuova location e concorrenze sleali (e non soggette alle tante regole della burocrazia) che arraffano tutto senza pensare alle conseguenze.

Disperatevi, ma non troppo. Gli organizzatori che vi hanno fatto ballare non scompariranno dalla scena, ma diventano itineranti. Sempre alla ricerca del luogo giusto per esprimere il loro singolare concetto di clubbing.

Grazie Vladi, Gero, Fausto, Oliver, Ale e buona fortuna.

COMUNICATO UFFICIALE – DUDE CLUB

Innanzitutto, questo non è un addio, ma un arrivederci.
Tutte le esperienze arrivano a un termine e il nostro viaggio in via Boncompagni purtroppo non fa differenza: non ci sarà alcuna riapertura della location per questa e le prossime stagioni sotto la nostra egida.
Le ragioni sono molteplici e non è questa la sede più opportuna per approfondirle tutte. Abbiamo vissuto un’esperienza intensa, che ha attraversato anni, mode e cambiamenti.
Il contesto cittadino attuale in cui si inserisce il club non ci consente di continuare questa avventura: abbiamo provato a trovare delle soluzioni che non hanno trovato riscontri.
Abbiamo visto nascere intorno a noi realtà alternative che non sono soggette alle regole – tante, troppe – alle quali noi avevamo fatto nostro malgrado l’abitudine.
Il percorso di crescita continua che avevamo intrapreso cercando di regalare alla città di Milano un Club all’altezza si è interrotto, creando un corto circuito che ci costringe a prendere questa difficile decisione.
Ci dispiace per chi ama il Dude e lo ha sempre tenuto a punto di riferimento. Ci dispiace per noi che abbiamo sempre messo la passione al primo posto, cercando di offrirvi la massima qualità anche a scapito dei nostri personali interessi.
Abbiamo già vissuto un evoluzione storica, quando nel 2014 abbiamo cambiato sede: anche in quel caso sembrava un azzardo ma la trasformazione porta spesso cose positive.
Il Dude Club non è mai stato un luogo esclusivamente fisico, ma più uno stato mentale delle persone che lo hanno creato, cresciuto e gestito nel corso degli anni, nonché di coloro che lo hanno vissuto. Finché tutte queste persone avranno la forza, il coraggio e la voglia di portare avanti queste idee il Dude Club esisterà.
Questo non è un addio, ma un arrivederci.
Arrivederci perché come ben sapete non ci siamo mai fermati, nemmeno in questa calda estate (domani venerdì saremo all’ippodromo per l’ultima festa di agosto e domenica al magnolia con Marcellus Pittmann).
Arrivederci perché stiamo lavorando per offrirvi nuovi percorsi, in nuovi spazi che ci consentiranno di esprimere le nostre idee artistiche, quelle che ci hanno sempre caratterizzato.
Arrivederci perché il Dude non muore, ma si trasforma.
Oggi più che mai, rimaniamo connessi, e costruiamo insieme quello che sarà il futuro.
A prestissimo per ulteriori aggiornamenti sugli eventi dei mesi a venire.
Con Amore e Riconoscenza,
Dude Club Staff.

Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2019-09-16