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Siamo stati allo JägerMusic LAB 2022

Vi raccontiamo la quinta edizione dal dietro le quinte, dalla giuria e dal dancefloor

Written by La Redazione il 15 November 2022
Aggiornato il 22 December 2022

È finita anche questa edizione dello JägerMusic LAB, contest che vede un gruppo di talenti emergenti della musica elettronica italiana riunirsi e competere per cercare di vincere il titolo di Music Meister. I partecipanti si sono chiusi per dieci giorni nella bolla di BASE Milano, dove hanno dormito, mangiato e convissuto, ma soprattutto dove, sotto la guida dei The ReLOUD, i master teacher dello JägerMusic LAB e fondatori della MAT Academy, hanno attraversato un percorso di crescita mettendo in mostra il meglio delle loro abilità sviluppate in anni di dedizione. Lezioni, incontri con artisti internazionali, momenti di condivisione e notti passate tra chiuse in studio e party dove testare le proprie capacità in consolle. Di seguito, il racconto di questo LAB step by step da parte di ZERO:

AUDIZIONI

Una giuria suddivisa tra giornalisti, artisti e addetti del settore è stata disposta a ferro di cavallo con una poltrona centrale dove a turno, gli aspiranti Music Meister pronti “all’inquisizione”, si sarebbero seduti per presentare se stessi e la loro musica. Ascolto di una traccia portata dal proprio repertorio, che valeva l’accesso all’Accademy, e poi una serie di domande fatte da una giuria delle più temibili: Rolling Stones, DJ MAG, e ZERO le testate che facevano parte della stampa, insieme al critico musicale Damir Ivic; mentre da Boss Doms ai Fast Animals and Slow Kids, passando per Luca Agnelli e La Rappresentante di Lista, gli artisti ospiti dell’edizione e parte della giuria per le audizioni. Scelta ardua per i giudici, non aiutata dai partecipanti che sono mancati un po’ di carisma e personalità durante le loro presentazioni… ma il LAB serve anche a questo! Solo dieci tra una ventina di iscritti passano alle selezioni, e questi sono i nomi dei concorrenti ufficiali della quinta edizione – nella prima foto in ordine da sx a dx e dall’alto al basso, NdR:

  Ufo Orchestra, Splendore, Square, Linbo, Munstac, Wared, Greeko, Riccardo Rusconi, Giovanni Agosti e Ladyhalo.

IL LAB

Prende ufficialmente il via il LAB all’interno della Capsula, un box insonorizzato comprensivo di impianto di diffusione sonora immersiva 3D, dove tra sintetizzatori e schede audio i The ReLOUD hanno commissionato un compito misterioso a ciascuno dei partecipanti, senza specificare il motivo: pescare una parola da un paroliere. Solamente più tardi i partecipanti avrebbero scoperto che quel paroliere avrebbe in parte segnato il loro destino all’interno del LAB, consegnando ai ragazzi la parola tematica per la creazione della traccia inedita che avrebbero portato in esaminazione finale. Il secondo vincolo per dar vita alla traccia, variabile principale per la valutazione a fine percorso, è il concept dell’edizione 2022 dello JägerMusic LAB: #BeOriginal, missione e viaggio artistico con l’obiettivo di portare i ragazzi alla realizzazione di una track che rappresentasse l’importanza di abbandonare il loro lato conosciuto e ad imparare a seguire l’orignalità.

Lezioni giornaliere insieme ai The ReLOUD che hanno trasmesso tutta la loro esperienza ai giovani producer, e momenti di condivisione e ascolto tra i partecipanti, che al posto di scadere in una competizione meschina hanno formato un vero e proprio gruppo unito disposto a scambiare skills e idee a livello di produzione, ascoltare a vicenda le proprie creazioni e addirittura dare in prestito la propria voce per vocal interni alle produzioni. E ovviamente fare festa fino a notte tarda, tra party privati e passaggi di pennette in consolle, senza farsi mai mancare shot di Jäger.

INCONTRI E REVISIONI

Essere emergente equivale spesso ad essere alle prime armi, e se l’esperienza non si può inventare, avere a che fare da vicino con qualcuno che ha un bagaglio di vissuto importante può sicuramente accelerare il proprio percorso di crescita. é proprio per questo che come ogni anno, producer e artisti di livello internazionale sono stati chiamati in causa per confrontarsi direttamente con i partecipanti: i Fast Animals and Slow Kids, che oltre a condividere consigli e pensieri dopo aver ascoltato le tracce di ciascuno, hanno anche selezionato cinque artisti che si sarebbero esibiti live durante la prima festa aperta al pubblico (il 30 ottobre sempre nella main hall di BASE); Boss Doms, producer polistrumentista che in un incontro tipo masterclass ha fatto vedere alla classe come costruisce una traccia da zero; Sergio Pappalettera, che ha tenuto una lezione speciale sull’editing video grazie alla quale i concorrenti hanno potuto realizzare un video che accompagnasse il proprio brano; e poi ancora La Rappresentante di Lista con un racconto su tutte le sfaccettature della musica dalla produzione alla performatività, i Nu Genea e Federico Cirillo direttore di Island Records.

ESAMINAZIONI

È la notte delle streghe, le tracce sono ufficialmente concluse e il momento del giudizio è arrivato, con la giuria che si raduna nuovamente pronta per giudicare quali saranno i tre finalisti che andranno ad esibirsi per il party di chiusura, aperto al pubblico, di questo JägerMusic LAB 2022. Dentro la capsula, seduti sugli sgabelli con un microfono che pesa come il martello di un giudice, tornano la stampa e alcuni degli artisti ospiti, tra cui: Damir Ivic da Soundwall, Albi Scotti  per DJ MAG, il noto dj Luca Agnelli, il già citato producer Boss Doms, … da Rolling Stones e ovviamente i nostri inviati da ZERO.

La giuria si riunisce per decidere i tre finalisti

Ascolto finale traccia per traccia, partecipante per partecipante, con un giudizio complessivo che include anche una parte visual, un reel di 15 secondi elaborato personalmente dai producer grazie alla lezione con Sergio Pappalettera per matchare e accompagnare l’audio della traccia. Clima disteso ma con serietà, si ride e si scherza ma si commentano le produzioni dei ragazzi mettendo in luce aspetti positivi e negativi secondo la giuria. Fine dell’esposizione. Come cardinali nel conclave, i giudici si riuniscono privatamente in cerca della fumata bianca, accompagnata da qualche bicchiere di Jäger che potrebbe innalzare mura o creare ponti verso una decisione comune. Decisione difficilissima perché il livello delle tracce presentate da tutti i giovani producer era veramente alto, ma su alcuni nomi i giudici hanno le idee abbastanza chiare. Si torna in Capsula per annunciare tre premi per i producer, tra cui, Miglior Mix Engineer, Miglior Arrangiamento, e Miglior Sound Design. E ovviamente i tre finalisti. C’è spazio anche per un momento di commozione comune, per i Teacher, i The ReLOUD, e ovviamente i partecipanti, che salutano la Capsula avviandosi verso la conclusione di questa Accademy. Ma non ancora, c’è ancora il party di chiusura dove si esibiranno i tre finalisti, e come special guest, Boss Doms con uno dei suoi dj set eclettici.

FINALE

Come ogni finale degna di nota, le premesse sono sempre pronte ad essere ribaltate, anche se l’esperienza e la personalità spesso sono le caratteristiche che più rappresentano l’ago della bilancia. Dopo qualche momento di relax e il cambio outfit doveroso per entrare nel vivo della notte, ci si ritrova a tutti a cena pronti per brindare a quest’esperienza, prima con del vino e poi con dei generosi shot di Jäger. I tre finalisti, che saranno nuovamente sotto l’occhio dei giudici per apprezzare e valutare anche il loro impatto live/dj set, sono (rullo di tamburi): 

Munstac – Splendore Square

L’arduo compito di aprire The Final Dance, il party conclusivo del LAB, è affidato a Munstac che tiene subito alta l’attenzione con un set dai bpm forse un po’ troppo sostenuti, ma comunque dai suoni house e tech-house divertenti che riescono a portare il pubblico in pista. Il light design e le proiezioni dei Sugo sui teli dell’allestimento riportano i nomi dei giovani producer che si esibiscono e ora compare il nome di Splendore, che spiazza tutti con un live set dai ritmi meno dritti di Munstac e più sbilenchi, quasi abstract, ma sempre con quel tocco colorato e divertente che è ormai il suo marchio d’identità. La pista apprezza a momenti alternati, tra i giudici si scruta per iniziare ad avere dei feedback. Ora è il turno di Square, il più giovane di tutto il LAB, alle spalle ha già diverse date in quel di Reggio Emilia e il suo set techno con momenti più prog e dreamy è pensato perfettamente per il dancefloor, che apprezza notevolmente.

Giro di shot ed è il momento di rinchiudersi in una stanza di base e scegliere chi tra i tre sarà il prossimo Music Meister.

Intanto il party continua con il set deep-tech-house dei Giza, già partecipanti al Lab nel 2019, per poi procedere con la proclamazione. 

Non è stato facile mettere d’accordo tutti i giurati che, come sempre, portavano motivazioni e osservazioni puntuali e precise per valutare il talento dei finalisti. Considerazioni che si sono basate molto sulla perfomance vista poco prima, su cui ogni giurato aveva diverse aspettative, più o meno alte. Aspettative a volte disattese, altre invece decisamente centrate e coerenti con percorso musicale fatto durante le lezioni.

Alex e Nello prendono in mano il microfono, invitano sul palco tutti i ragazzi e in prima linea troviamo Splendore, Square e Munstac visivamente emozionati (lo vedete anche nel video della docu-serie) e anche noi per loro, è il momento celebrazione e di far proseguire la festa.

Quest’anno il vincitore dello JägerMusic LAB ci ha stupito per il suo pezzo divertente e originale, un modo per mettersi davvero in gioco rispetto all’imprinting elettronico e colto derivato dalla sua formazione. Una performance live magari non premiata dall’orario d’esibizione, è stato il set d’inizio della serata, ma che comunque ha ha fatto notare le doti da dj anche in un momento importante come l’apertura. Se eravate alla serata avete capito di chi stiamo parlando: Munstac è il vincitore dello JägerMusic LAB 2022, un titolo meritatissimo e il suo pezzo lo sentite nell’ultimo episodio della docuserie qui di seguito in cui vedete tutte le fasi dell’ultima serata.

Ora non reste che attendere l’edizione 2023 attendere le prossime date di Munstac.