Gli anni (e i generi) passano, eppure la storica “doppia H” capitolina continua a mantenere una credibilità inossidabile. Una serie di gruppi, beatmaker ed mc cresciuti per tutti i Novanta e fino ai primi Duemila con rarissime concessioni al mainstream – nonostante qualche notevole approdo in major – che, proprio grazie a questa attitudine, hanno visto tutta la scena guadagnare in termini di compattezza e reputazione (a fronte di qualche penalizzazione in termini di vendite e successo personale). Un momento d’oro per la cultura hip hop italiana e per la città che hanno continuato a creare legami e a essere riferimento con almeno una parte della scena rap più underground contemporanea, dagli imperituri Assalti Frontali a esponenti più giovani come Suarez, passando per Colle der Fomento e Noyz Narcos.
È anche e soprattutto in quest’ottica e forte di questo background che nasce un’etichetta come Time2Rap, che proprio in questi giorni sta pubblicando una nuova serie di ristampe in collaborazione con Dirt Tapes dedicate ai classici del rap, partendo proprio dalla doppia H capitolina. Un modo per dare nuova vita ad alcuni dischi immortali, attraverso un formato che sta tornando sempre più utilizzato come la musicassetta e con la volontà di contribuire alla divulgazione intergenerazionale di produzioni che hanno lasciato un segno indelebile sulla scena romana e nazionale. Ce ne parla il fondatore di Time2Rap, Enrico Giannone, in vista delle prime tre uscite fuori dal 10 dicembre che attraversano tre diversi decenni del rap a Roma: “Conflitto”, secondo album della formazione guidata da Militant A, composto da tredici tracce dove oltre alla presenza di Pol G alla consolle, compare anche Testimone Oculare alla voce; “La verità su Metal Carter”, che sancisce il debutto da solista del Sergente di metallo dopo l’esperienza con i Truceboys; infine “Antieroe 2: 1,21 Gigawatt”, quinto album di Suarez, che ne ha curato anche le produzioni e le illustrazioni: un concept ispirato al passare del tempo e alla trilogia del film “Ritorno al futuro”, che coinvolge numerosi ospiti come Danno, il Turco, Egreen, DJ Myke, Er Costa, Chef Ragoo e molti altri.
«Time2Rap nasce ad aprile 2021 mutuando l’esperienza e l’assetto della Kick Agency e della Time To Kill Records, ma di fatto nasce con la pubblicazione dell’ultimo album di Metal Carter “Fresh Kill” già nel 2020 per Time To Kill – un’etichetta metal e punk. Visti gli ottimi risultati e che un certo tipo di rap mi è sempre piaciuto, ho avuto l’idea di inaugurare Time2Rap che di fatto è la costola rap di Time To Kill. Abbiamo reclutato una serie di rapper romani e non che secondo me hanno avuto un certo peso nella scena hip hop nazionale – lavoro fatto anche grazie alla collaborazione con Nextpress – e abbiamo ampliato il nostro spettro d’azione puntando sia su talent emergenti, sia su glorie old school alle quali cerchiamo di dare un giusto supporto. Collaboriamo con realtà consolidate del rap come La Grande Onda di Piotta, ma anche con realtà del mondo metal come Subsound Records, Radar Concerti di Giorgio Riccitelli e tutti quei player con i quali possiamo condividere una “visione”». Dalla selezione delle uscite coinvolte dalla nascita, è chiaro l’intento della label di puntare sia a nuovi talenti sia alla valorizzazione del passato. Anche rispetto ai primi tre album scelti per le ristampe su cassetta dal rap romano si capisce che «Time2Rap guarda al rap a 360 gradi: dal ristampare e rilanciare artisti dell’old school, a scoprire nuovi talenti emergenti della scena. Se da un lato è prevista un’attenzione particolare al rap hardcore e alle contaminazioni estreme, la visione della label non esclude alcun tipo di genere anche più moderno come la drill, il trapmetal, l’emorap e fino all’urban. Gli artisti vengono scelti prima di tutto in un clima di amicizia, coinvolgimento: non amo i finti gangster, i finti criminali, quindi i poser stiano lontano da me! Poi sicuramente prediligo un certo tipo di hip hop hardcore oppure anche più classico, ma, con uno spessore vero».
La scelta degli artisti è stata dettata dall’idea di voler dare a Roma diversi volti generazionali di un certo tipo di hip hop
Ora a dicembre arrivano le prime tre ristampe in cassetta del progetto condiviso con Dirt Tapes, che riporta il suono di quei dischi in analogico con 250 copie in edizione limitata per ogni release – per l’occasione sarà possibile anche acquistare “The Tape-roller”, un walkman ibrido con meccanismo a vista in edizione limitata, da usare come classico lettore di cassette collegabile a casse ed amplificatori (ed alimentato con cavo usb o DC 3V) o come tradizionale walkman a batteria. Una collana che poi proseguirà nel 2022 coinvolgendo anche altri nomi della scena rap, dai Novanta agli anni Dieci, con alcune importanti realtà che nel tempo hanno contribuito portare rime e beat dalle jam session al mainstream contemporaneo. «L’incontro con Karim e la Dirt Tapes è stato incredibile – prosegue Enrico Giannone – abbiamo condiviso subito lo stesso amore per le cassette. Karim è un vero cultore musica, oltre a essere un musicista senza troppi fronzoli. La scelta degli artisti è stata dettata dall’idea di voler dare a Roma diversi volti generazionali di un certo tipo di hip hop. L’entusiasmo poi che gli artisti ci hanno dimostrato nell’essere ristampati su cassetta ha fatto il resto. L’idea di voler far avvicinare le nuove generazioni a un oggetto antico e oserei dire sacro è una bella sfida, oltre che premiare i “fan” più accaniti del mondo analogico».