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Scalo Ravone, al via le demolizioni: come saranno SimBolo Park e il Parco della Memoria

quartiere Porto

Written by Salvatore Papa il 21 November 2025

Entra nel vivo il progetto di rigenerazione dell’ex scalo ferroviario Ravone, destinato a diventare SimBolo Park, acronimo di sostenibilità, innovazione e mutualismo. Ieri sono iniziate le prime demolizioni delle vecchie strutture, primo passo verso la realizzazione di un grande parco pubblico che prenderà il nome di Parco della Memoria.

Il progetto prevede, infatti, la desigillazione di 96.580 metri quadrati, circa l’80% dell’area oggi coperta dal cemento, dove verranno messi a dimora 1.000 nuovi alberi di specie diverse. Sul restante 20% troveranno invece posto spazi per eventi culturali e sportivi, aree di co-working e gli immancabili punti ristoro.

A collegare l’intero distretto sarà una lunga promenade ciclopedonale alberata, che in futuro dovrebbe connettere l’area alla nuova stazione SFM di Prati di Caprara e quindi anche al nuovo quartiere Green Soul costruito dalla società immobiliare Nhood Services Italy vincitirce del concorso internazionale Reinventing Cities.

L’opera, finanziata con 57,8 milioni di euro del PNRR, dovrà essere collaudata entro il 31 dicembre 2027. L’intero distretto – che, per capirci, riguarda l’area che comprende anche il TPO, il Dumbo e la ciclabile di via del Chiù – sarà completamente interdetto alle auto e oltre all’accesso da via Casarini è previsto un nuovo ingresso ciclopedonale dai Prati di Caprara e una connessione con via Tanari.

Ex Scalo Ravone

Qui sorgerà anche Polo della Memoria Democratica. Finanziato con ulteriori 21.111.278,10 euro di fondi del PNRR, il nuovo Polo vorrebbe essere un punto di riferimento per la riflessione sulla contemporaneità – si legge – “attraverso il filtro di valori che a Bologna più che altrove fondano le loro radici storiche e che sono alla base della vita democratica del nostro Paese come l’antifascismo, l’antirazzismo, l’espansione e la lotta per i diritti civili e sociali, la lotta allo stragismo, il pensiero e la cultura critica”.

Resta invece incerto il futuro dei circa 130 alloggi di Edilizia Residenziale Sociale (ERS) inseriti nel Piano per l’abitare. Il Comune, che avrebbe dovuto realizzarne metà, ha fatto sapere che i costi sono aumentati del 40%. La Giunta spera di ottenere altri 10 milioni di euro dai Piani di Sviluppo per recuperarne almeno una parte, ma si tratterebbe comunque di una fase successiva, insieme al campo da calcio con spogliatoi da 2.000 mq, alla succursale del liceo scientifico Arcangeli e a nuovi edifici di ERS con relativi servizi di quartiere, di cui non sono ancora disponibili ulteriori dettagli.

Ulteriori dettagli riguardano, infine, la disposizione degli spazi interni. “Il cuore dell’ex Scalo Ravone – si legge – sarà rappresentato dal sistema dell’Agorà e della Piazza Centrale”. L’ampia superficie asfaltata oggi usata come parcheggio verrà trasformata in un nuovo luogo di incontro, suddiviso in diverse aree per creare un ambiente più accogliente e raccolto. La piazza minerale, delimitata dal nuovo edificio GART e dalla tettoia esistente, sarà arricchita da una fontana a raso, mentre l’Agorà diventerà un’area verde ombreggiata da siepi e alberature, dedicata al relax, al divertimento e agli eventi sociali. A completare il quadro ci saranno il Giardino Nascosto, più intimo e sensoriale, e lo Yard, oggi privo di ombreggiamento ma destinato a trasformarsi in uno spazio accogliente e polifunzionale per la comunità.”

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