La storia del Lago Ex Snia è unica e a raccontarla ci si meraviglia sempre. D’altra parte, quanti altri laghi esistono che siano spuntati letteralmente dal nulla, nel bel mezzo di una vecchia area industriale urbana e nel giro di qualche anno siano stati ripopolati da flora e fauna? Oltre ad essere una bella favola naturalistica, quella del Lago è anche una storia di lotte e rivendicazioni portate avanti da cittadini, comitati, associazioni e interi quartieri, culminate con il riconoscimento istituzionale di quest’area quale Monumento Naturale.
I confini dell’area protetta però non sono stati immediatamente estesi a tutta la zona degli ex stabilimenti, e così dalla fine dello scorso mese di aprile ruspe e bulldozer sono entrati nella zona dove risiedono la maggior parte delle strutture industriali abbandonate – un’area sì privata, ma pur sempre vincolata – buttando giù indiscriminatamente muri e alberi. Fortunatamente c’è stata una reazione immediata, dal basso e non, con assemblee e presidi permanenti che ha portato alla decisione odierna da parte della Regione Lazio di ampliare i confini del Monumento Naturale, “considerata l’alta valenza ambientale e sociale del luogo”.
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AGGIORNAMENTI
Mercoledì 5 maggio
– Nonostante l’annuncio della Regione Lazio, ancora oggi le ruspe sono in azione. Alle 18:00 è prevista un’assemblea pubblica direttamente al Lago Ex Snia con due temi all’ordine del giorno: esproprio e demanializzazione.
– Si muovono le cose anche in Comune: protocollata “una proposta di delibera per formalizzare l’impegno di Roma Capitale ad attivarsi presso il Demanio dello Stato al fine di far acquisire l’area in quanto demaniale e permetterne l’inserimento a patrimonio pubblico. La delibera prevede anche che vengano ponderate una serie di questioni che attengono alla valorizzazione e alla tutela. In particolare, la valutazione delle procedure di esproprio più veloci e adeguate delle zone che non risultano ancora di proprietà comunale. Il rafforzamento dei vincoli a seguito dell’annuncio della Regione Lazio di ampliamento del perimetro del Monumento Naturale del Lago Ex Snia. E ancora, la conclusione dell’iter che riguarda la demolizione del manufatto abusivo che insiste sull’area limitrofa al lago”.
Giovedì 6 Maggio
– Ancora oggi le ruspe sono in azione
– indetto per domani (venerdì 7 maggio) un presidio alle 08:00 davanti ai cancelli d’ingresso di Largo Preneste 57