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Terraforma EXO: nulla finisce, tutto si trasforma

La nuova avventura del festival si terrà a Parco Sempione il 15 e 16 giugno con tante novità e altrettanti nomi

Written by Jacopo Panfili il 11 April 2024

Foto di Piercarlo Quecchia

In principio ci fu il suono e la terraformazione di un luogo storico appena fuori Milano, nel Parco delle Groane, a Villa Arconati, un emblema del barocchetto settecentesco e patrimonio monumentale del territorio, lontano dai boschi verticali, nel verde orizzontale, nella quiete. La prima edizione, nel 2014, fu una grande festa allargata con un centinaio e più di persone, una dimensione di condivisione totalizzante che fino a quel momento in Italia di cose così se ne erano viste poche.
Le successive andarono a crescere di anno in anno sia per capienza, che per artisti ospitati (citiamo Laurie Anderson, Jeff Mills, Autechre, Suzanne Ciani, Charlemagne Palestine, Donato Dozzy e per l’elenco completo si veda lo storico). ll festival, crescendo, portava al seguito una community sempre più ampia che si dava appuntamento all’anno successivo. Le persone da centinaia sono diventate migliaia, da tutto il mondo.

EXO: entrare da fuori in ambienti e luoghi nuovi per creare eventi site-specific

E così è stato per otto edizioni, dal 2014 al 2023 – l’ultima avvenuta lo scorso luglio -, alcune migliori, qualcun’altra difficile, ma chi c’è stato ed ha partecipato, sa. In Italia ha rappresentato e continua a rappresentare un punto di riferimento di idea e di contenuto che ha delineato un connotato identitario molto marcato nel panorama degli eventi musicali: creare esperienze immersive che fondono ambiente, suono e creatività umana. Portare un festival dalle sonorità uniche in una villa storica, non deve essere stato facile, eppure grazie al Terraforma è stato possibile.

Quando si è appreso che quest’anno il festival, come lo abbiamo vissuto finora, non ci sarebbe stato, lo spaesamento è stato tanto. Ma il progetto richiedeva una mutazione, il proseguimento di quella visione che aveva dato tutto quello che poteva dare in quel luogo così bello. Il cambiamento fa bene, il racconto deve continuare, e così, si lascia la villa per entrare in una nuova dimensione. La terraformazione deve proseguire, nuovi territori e luoghi da seminare per far crescere nuovi frutti, diffondere nuovi suoni. Questo è Terraforma EXO, manifestazione culturale per una nuova ecologia sonora, un’immersione di due giorni, il 15 e il 16 giugo, con un cartellone di attività e artisti che hanno fatto del suono il loro baricentro di pensiero, di ricerca, di espressione. Il luogo che ospiterà l’evento sarà il Parco Sempione, comprendendo anche Triennale Milano, epicentro di ritrovo da cui partiranno le attività. EXO, riferimento al prefisso greco ἔξω (“esterno”, “esteriore”, “al di fuori di”), per indicare la propagazione di Terraforma di entrare da fuori in ambienti e luoghi nuovi per creare eventi site-specific. Nel momento in cui state leggendo questo articolo, sono usciti i primi due annunci degli artisti, a cui ne seguiranno altri nelle prossime settimane.

Il programma prevede momenti diversi tra concerti, performance, installazioni audiovisive, passeggiate sonore, talk. Ci sarà Robert Henke, artista audiovisivo, noto per essere il co-creatore del software per produrre musica, Ableton Live, e per la sua attività musicale sotto il moniker Monolake. Per EXO porterà la sua performance dedicata ai computer degli anni ’80, intitolata CBM 8032 AV, un incontro tra i linguaggi audiovisivi contemporanei e la tecnologia del passato attraverso, proiezioni, luci e suoni, in collaborazione con Anna Tskhovrebo. Per qualsiasi appassionato di letture legate alla musica e al suono, il nome di David Toop è un nome grande: l’autore di “Oceano di suono” – libro miliare del 1995 per aver dato accesso ad argomentazioni e riflessioni sulla musica fino a quel momento mai lette (è stato ripubblicato in italiano da ADD Editore lo scorso anno, libro must-have) – viene ospitato per una lecture e per una performance live dal titolo “Resonance, Ecologies And Way Of Listening”. In residenza per la rassegna, l’Acusmonium AUDIOR, un sistema di 80 speaker, un’orchestra di altoparlanti che rende particolarmente immersiva l’esperienza di chi ascolta, da cui si potrà ascoltare musica spazializzata. Non mancherà la parte dedicata alle sonorità dance-oriented e beat-based con l’eclettismo della newyorchese livwutang e di ojoo dal Marocco.

La kermesse prosegue: il ritorno di Caterina Barbieri, punta della musica elettronica italiana nel mondo, curerà un’installazione sonora in collaborazione con Elevate Festival e Torre Branca, dal titolo “Ultimo Cielo”. Kelman Duran, americano ma di origine domenicane, famoso per le sue esplorazioni sonore della cultura caraibica, della tecnologia e dell’impatto della globalizzazione sulle comunità locali in quei luoghi, si esibirà in un live co-curato dal festival olandese Le Guess Who?. Il collettivo Tutto Questo Sentire, porterà un’installazione in cui suoni, luci e video dialogano in tempo reale con una serie di artisti, intitolata “Landscapes”. La curatrice e ricercatrice Margarida Mendes esplora l’intersezione tra infrastrutture, ecologia, cinema sperimentale e pratiche sonore, indagando sulle trasformazioni ambientali e i loro impatto sulle strutture sociali e sulla produzione culturale: avremo il piacere di assistere ad una sua lecture. E infine DJ Nobu, lo storico dj e produttore giapponese che propone le diverse sfumature della musica techno, noto per il suo stile profondo e ipnotico.

In attesa di vedere l’elenco completo degli ospiti, non ci resta che ringraziare ancora una volta Terraforma per diffondere e infondere cultura sonora.