Era fine dicembre 2019, due anni fa esatti, e il Dancity tornava in forma smagliante con un’edizione inedita, quella invernale (dopo essere stato per oltre dieci anni un appuntamento perlopiù estivo). Praticamente l’exit strategy perfetta contro l’imbolsimento del periodo natalizio. Impossibile dimenticare i live di Michael Rother, Alessandro Cortini, Andy Stott, Kelman Duran in quel complesso dal fascino antico che è l’Auditorium S. Domenico. Quel “Dancity winter edition” è stato il nostro ultimo festival per un periodo che c’è parso infinito, a conti fatti almeno un anno e mezzo, ultimo appuntamento lungo con la musica live in un contesto come solo in alcuni angoli dello Stivale può accadere. Poi la scorsa estate è arrivata Synthonia, la rassegna in contesti naturali lungo l’Appennino umbro-marchigiano a cura di Dancity: anche qui, una exit strategy perfetta, per non perdere le buone abitudini d’ascolto di musiche avventurose, elettroniche e di ricerca, adeguandole alle limitazioni (anche a livello di spostamenti) del periodo. Ora, dopo due anni, Dancity torna nel format “lungo” che conosciamo, quello vero e proprio da festival, ricollocandosi nel periodo invernale, con un’edizione di alto livello e sempre interessante anche in termini di posizionamento “temporale” rispetto al solito flow della musica dal vivo durante l’anno, che proprio a dicembre di solito subisce un momento di stallo.
La quattordicesima edizione del festival internazionale di cultura e musica elettronica di Foligno torna a prendere forma dal 28 al 31 dicembre 2021, presso gli spazi dell’Auditorium S. Domenico e di Palazzo Candiotti. Un ritorno che segue la scia del potere innovativo che Dancity ha avuto da sempre, portando in una piccola e incantevole città nel cuore dell’Umbria performance musicali che guardano all’elettronica e alla scena sperimentale contemporanea, senza dimenticare i “numi” del passato (anche recente). Un appuntamento che torna in un momento in cui c’è ancora bisogno di un segnale forte e di molto impegno per tirare su line up di alto livello, che guardino alla scena internazionale ma che peschino con rinnovata attenzione anche da quella italiana. Quattro giorni di concerti, performance e dj set all’Auditorium, a cui si aggiungerà la novità di quest’anno, la sezione Dancity M.A.S. (Media Art Section), con installazioni, mostre, talk e live set al secondo piano di Palazzo Candiotti.
Gli ospiti di quest’anno orientano lo sguardo e l’ascolto dall’underground ai grandi nomi della techno, dall’avanguardia alle influenze di culture orientali: nomi familiari e ormai illustri come Lorenzo Senni e Caterina Barbieri, due prime italiane, quella di The Paradox, ultimo progetto del guru della techno Jeff Mills insieme a Jean-Phi Dary, e quella di Fabrizio Rat & Etienne Jaumet, che confronteranno i loro mondi in un set per pianoforte e sintetizzatore modulare. La ricerca elettronica e avant trova varie esponenti della scena internazionale, con la percussionista che tutto il mondo ci invida, Valentina Magaletti, la sound artist Grand River, la performer Katatonic Silentio, la DJ e producer tra house e disco India Jordan, la napoletana Sara Persico con il suo show audiovisivo e il live set ambient con binaural beat e modular synth da ascoltare in cuffia di Coco Francavilla, che proporrà “Exploring Theta Waves”. Tra gli altri nomi in cartellone anche le melodie influenzate dalla tradizione indiana di Talvin Singh, tra i creatori dell’Asian Underground, il giovanissimo Giesse, l’elettronica sperimentale di Cabaret Du Ciel e Vladimir Ivkovic, il compositore Demetrio Cecchitelli con il suo set a/v fino al rap industrial cibernetico degli incendiari Kinlaw & Franco Franco. E poi tutto il programma pomeridiano di M.A.S., il nuovo dipartimento di Dancity dedicato alle media art e ai molteplici linguaggi artistici interconnessi con la cultura contemporanea, che prenderà forma tra le sale affrescate di Palazzo Candiotti e incentrato sul tema “FAKE YOURSELF”, riflessione sui profondi cambiamenti derivati dalla tecnologia all’interno dell’esperienza umana. La sezione ospiterà, tra gli altri interventi, l’installazione multi-channel “UKI VIRUS RISING” di Shu Lea Cheang, considerata una delle pioniere della NetArt e la live performance “Fake Ceremony” di Francis Sosta. Infine la sezione Dancity Talks, incontri di confronto su temi specifici aperti al pubblico: un talk incentrato sulla figura di Shu Lea Cheang (con lei presente), verrà poi introdotto il primo centro di ricerca del suono in Italia, lo Sound Studies Forum e Giulio Montanaro dibatterà sul post-umanesimo. Di seguito il programma giornaliero dei concerti e dj set. Bentornato Dancity!
PROGRAMMA DAY BY DAY
MARTEDì 28
Caterina Barbieri | Giesse | Marco Chirico | Sara Persico | Talvin Singh
MERCOLEDì 29
Cabaret du Ciel | Fabrizio Rat& Etienne Jaumet | Macchine Nostre | The Paradox (Jean-Phi Dary & Jeff Mills) | Vladimir Ivkovic
GIOVEDì 30
Coco Francavilla | Demetrio Cecchitelli | Grand River | Katatonic Silentio | Kinlaw & Franco Franco | Valentina Magaletti
VENERDì 31
Astral Larvae | Call Super | Dancity DJ Team | India Jordan | Lorenzo Senni