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Una decade di Inner_Spaces

Decima edizione della rassegna di musica elettronica e di ricerca dell'auditorium San Fedele con una programmazione da non perdere

quartiere Centro

Written by Jacopo Panfili il 26 September 2022

Dieci anni di Inner_Spaces, dieci anni di suono e avanguardia all’Auditorium San Fedele di Milano, dieci anni di musica elettronica, dieci anni di Acusmonium (il particolare impianto di diffusione, un’orchestra di speaker), dieci anni di una rassegna unica nel suo stile e proposta. Al centro del discorso troviamo l’esecutore – l’artista – e l’ascoltatore – il pubblico, un momento di concentrazione collettiva, di ascolto attento, dove suoni e immagini si propagano per la sala del San Fedele.

Un’esperienza d’ascolto capace di attivare una dinamica interiore.

Non il solito ascolto, un ascolto spazializzato sull’Acusmonium SATOR, un sistema di ascolto artigianale unico in Italia composto da 40 speaker, che regala un’ulteriore immersione nel suono. Tutto questo favorisce un’esperienza che porta a “vivere il momento del concerto come un’esperienza di ascolto che interpelli il cuore e la coscienza, capace di attivare una dinamica interiore“, citando le parole dell’organizzazione.

Acusmonium SATOR

In questi dieci anni il passato, il presente e il futuro si sono esibiti in scena al San Fedele attraverso sfumature che hanno spaziato dalla composizione ambient all’elettroacustica, dal filed recording alla techno, dal sound design alla musica di sintesi. Si sono esibiti in questi anni artisti come Tim Hecker, Shackleton, Fennesz, Robert Henke, Willam Basinski per citare solo alcuni delle decine di nomi italiani e internazionali che hanno partecipato – per chi volesse approfondire, in occasione di questo anniversario l’organizzazione ha creato un archivio di tutti gli eventi passati visitabile a questo LINK.

Per celebrare questi dieci anni, una programmazione notevole per la prima parte della stagione 22/23. Si inaugura con Laurel Halo il 26 settembre, artista poliedrica, conosciuta per un disco di esordio incredibile “Quarantine” uscito nel 2012 su Hyperdub, come per i dischi successivi. In occasione della data milanese si esibirà in live di piano, synth e laptop. Il 10 ottobre, sarà la volta del canadese Barry Truax, tra i fondatori del World Soundscape Project – nella stessa sera viene presentata la riedizione del libro  “Il Paesaggio Sonoro” (1977) di R. Murray Schafer, a cui WSP deve molto -. Nella stessa sera anche il tedesco Oval, paladino della musica glitch, da avere nella collezione dei propri dischi il suo “Systemisch” del 1994, un incontro tra musica concreta e ambient-techno. Il 7 novembre arriva dall’Australia Ben Frost insieme a Francesco Fabris per la presentazione in anteprima mondiale di “Vakning (Risveglio)“, un’opera realizzata con i suoni dei vulcani islandesi in uscita sull’etichetta Room40. Il 22 novembre sarà un data nella data, infatti in occasione della data inaugurale del festival Linecheck, l’auditorium ospiterà il producer keniota KMRU e a seguire Huerco S, l’eclettico astista statunitense affermatosi al pubblico con le sonorità ambient dell’album del 2016 “For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have)” e con il recente disco “Plonk“, dalle sonorità hi-tech. Il 12 dicembre è il turno dell’etichetta londinese Touch che festeggia i suoi 40 anni di attività (è stata fondata nel 1981) con lo showcase dei suoi artisti: Jacaszek, Ozmotic, Claire M Singer, Geneva Skeen e Jana Winderen. Quest’ultima inaugurò le esibizioni artistiche con l’acusmonium dell’auditorium nel 2010. Sembra un ciclo che si chiude, un ciclo durato dieci anni a cui auguriamo altri cento anni di questi suoni e visioni. Viva Inner_Spaces.