In occasione della XI edizione di La Terra Trema, appuntamento dedicato a vini e vignaioli autentici e indipendenti, agricolture periurbane, cibo e poesia dalla terra, abbiamo fatto una chiacchierata con alcuni tra gli espositori, scelti con gli organizzatori, dell’evento novembrino al Leoncavallo: Andrea Andreozzi dell’Azienda Agricola i Botri di GhiaccioForte a Scansano (GR).
Hai un ricordo d’infanzia legato al vino?
Ricordo la vigna di zio Vinicio, in Abruzzo nelle campagne di Orsogna (CH). Avevo 10 anni e lo zio mi mise in mano un bicchiere pieno del suo Montepulciano rosso scuro. Ero solo un bambino e non riuscii ad andare oltre al bagnarmi il palato con quel liquido così diverso, dai sapori conosciuti.
Cosa è per te il vino? Quando hai iniziato a produrlo?
Il vino è cultura, socialità e passione. Ho iniziato la mia attività nel 1989.
Come definiresti il tuo vino?
La nostra è un’azienda biologica da sempre e certificata dal 1994. Abbiamo rilevato un vigneto nel 1989, piantato nel 1970 dai fratelli Vecchieschi – vignaioli a Scansano da generazioni – con varietà autoctone, innestate direttamente da loro in campo. Sono vitigni sia a bacca bianca che rossa che maturano scalarmente in due settimane, di solito la prima metà di settembre.
I vini che si ottengono sono la massima espressione della cultura e delle conoscenze delle generazioni che ci hanno preceduto, e noi abbiamo il dovere di tramandarle con il nostro apporto, alle future generazioni, contrastando così un impoverimento del territorio.
Quali sono le più grandi sfide di un vignaiolo indipendente? E le più grandi soddisfazioni?
Viviamo in un paese che ha il maggiore numero di varietà di vite al mondo. Ognuna radicata nel territorio dove trova la sua massima espressione. Per questo non bisogna farci prendere dalle mode del momento, che portano risultati economici provvisori e contemporaneamente appiattiscono le potenzialità di quel territorio. La più grande soddisfazione è di aver trainato molte aziende dello Scansanese nell’agricoltura biologica.
Qual è la giornata tipo di un vignaiolo?
Come quella di qualsiasi altro piccolo agricoltore che deve rubare il tempo all’attacco burocratico, particolarmente duro con le piccole realtà, per dedicarsi al suo lavoro.
Perché la Terra Trema? Cosa rappresenta per te questa manifestazione e perché partecipi?
Sono le uniche manifestazioni a cui partecipiamo, insieme ad Enotica del Forte Prenestino e al C.W. del Buridda. È un momento di verifica del proprio lavoro, attraverso le critiche e gli apprezzamenti delle persone che si avvicinano al banco d’assaggio, in un contesto al di fuori del pensiero unico dominante, e che cerca percorsi sostenibili di vita.
Tre bottiglie che porteresti sulla Luna.
Scusate ma a questa domanda non so rispondere.
Cosa bevi a parte il vino?
Raramente una birra artigianale.
Cosa significa per te bere responsabilmente? Bevi tutti i giorni?
Visto che l’alcol è una tra le droghe più tossiche che conosciamo e che è causa di piaghe sociali, necessita di un consumo consapevole e informato. Si beviamo tutti i giorni durante i pasti.
E se ti è capitato di non bere responsabilmente,qual è il rimedio per una sbronza?
Qualche volta è capitato di bere un po’ più del solito, ma qui sta proprio la differenza del vino rispetto alle altre bevande alcoliche. Se bevi vino fatto bene basta una bella dormita per smaltire ogni eccesso.
LEGGI LE INTERVISTE DI ZERO AI PRODUTTORI DI QUESTA E DELLE PASSATE EDIZIONI:
Paolo Rossi – Azienda Agricola Lu Cavaliere
Daniela Quaresima – Azienda Agricola La Marca di San Michele
Denny Bini – Azienda Agricola Bini Denny – Podere Cipolla
Daniele Marziali – Il Piccolo Forno
Silvio Levi – Azienda Agricola LeViti
Gli organizatori
Emanuele Crudeli
Renato Buganza
Alfonso Soranzo
Paola Leonardi e Walter Loesch
Marilena Barbera