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Lele del Vertigo Bar

«Più che un aneddoto vorrei ricordare un amico che non c’è più: il rumore del suo motorino perennemente acceso, la sua “erre” moscia al quinto drink bevuto e quanto ci manchi cercare i suoi bicchieri nascosti ovunque»

Written by Simone Muzza il 25 September 2015
Aggiornato il 19 June 2017

Foto di Dominga Rosati

Il Vertigo Bar e il tipico bar di quartiere, quello dove saluti tutti per nome e non c’è bisogno di essere il barista per conoscere “il solito” di ogni avventore. Ma basta dare un’occhiata alla bottigliera per capire che vanta gin, vodke e birre da intenditori. Abbiamo fatto due chiacchiere con il proprietario e barman Emanuele Stringhini, nato in via Orti (stessa via del bar) a Milano il 28/01/1976.

Zero – Come e perché hai iniziato a lavorare al bancone?
Emanuele Stringhini – Nasco come chimico e dopo un periodo di grandi soddisfazioni lavorative, non trovando più stimoli, ho deciso di intraprendere questa nuova sfida.

Chi è stato il tuo maestro?
Ogni barman che mi ha servito da bere.

Qual è il primo drink che hai preparato? Com’era?
Negroni, un classico… l’ha bevuto con il sole bello alto uno degli avventori più assidui del nostro bar, l’avvocato.

A proposito, come sta l’avvocato?
Credo bene, non si vede da un po’. Ormai gli “avvocati” si sono moltiplicati.

Quando e come sei arrivato ad aprire il Vertigo?
Nel 2010: mi sono ispirato al testo di Vertigo, canzone degli U2, e sono riuscito ad aprirlo grazie all’aiuto di mia madre.

Conosci la storia del bar prima del tuo arrivo?
Ovviamente sì essendo il bar in cui sono cresciuto. Questo luogo nasce come vineria dopo la Prima guerra mondiale.

Il Vertigo negli ultimi anni è cresciuto sensibilmente in quanto a proposte drink&food. Puoi parlarci della linea del bar?
Partendo dal presupposto che il significato del nome Vertigo include un insieme di elementi (in questo caso prodotti), siamo in continua evoluzione. Per quanto riguarda il food abbiamo due linee differenti: quella classica e quella improntata su prodotti regionali tipici (2014 Toscana, 2015 Veneto), per quanto concerne i drink e il beverage in generale siamo partiti sostituendo i succhi di frutta fresca con i centrifugati, fino ad allargare smisuratamente la gamma delle birre e degli spiriti.

Bar_Vertigo_milano_via_orti_cocktail

Quali sono i prodotti ai quali non rinunceresti mai? Puoi stilarci una classifica dei tuoi spiriti preferiti o che comunque usi di più?
I prodotti a cui non rinuncerei mai sono: il Campari, il Vermentino Maremma Toscana di Poderi Firenze, la Fever Tree, la Supertennent’s, la grappa Oro di Barolo, il Bulldog gin, il Noilly prat e il Caffè Ambrosiano. La classifica dei miei spiriti preferiti: 999,9 gin, Bulldog gin, Crystal Head vodka, Beluga e Monkey 47.

Qual è l’oggetto a cui non rinunceresti mai mentre lavori?
Lo stirrer.

Un aspetto molto importante del Vertigo è quello di essere un bar di quartiere, con gli avventori che si conoscono e ti raccontano tutto della via e pure della vita. Com’è essere il centro di via Orti? Puoi raccontarci qualche aneddoto o qualche storia divertente?
Un vero casino. Più che un aneddoto vorrei ricordare un amico che non c’è più: il rumore del suo motorino perennemente acceso, la sua “erre” moscia al quinto drink bevuto e quanto ci manchi cercare i suoi bicchieri nascosti ovunque.

Puoi raccontarci la serata più riuscita al Vertigo?
Vorrei ricordarne due: il concerto di musica classica in collaborazione con la “Casetta” e la prima partita dell‘Italia al mondiale di calcio 2014.

E quella meno?
L’aperitivo analcolico per bambini: hanno distrutto il bar!

Qual è il cocktail da provare?
Il Gin Fico (a questo link la ricetta).

Bar_Vertigo_milano_via_orti_cocktail

É un periodo parecchio favorevole per il mondo dei bar e dei barman a Milano: aprono sempre più locali, alcuni anche di qualità. Qual è il tuo punto di vista?
Lo standard qualitativo si sta alzando notevolmente, quindi l’unico modo per riuscire a soddisfare le esigenze del cliente è aggiornarsi continuamente.

Quali sono i locali di Milano che frequenti?
Per mancanza di tempo il mio! Gattullo per la colazione della domenica e la Terza Carbonaia quando esco a cena con Federica, l’altra metà di Vertigo.

Tu cosa bevi di solito?
Martini Cocktail.

Qual è il rimedio per riprendersi da una sbronza?
Un’altra sbronza o smettere di bere! Scherzi a parte un buon caffè con una scorza di limone, oppure una rinfrescante e sana
aloe vera.