Del secondo, doppio, mastodontico album degli Heroin In Tahiti – ospiti stasera della rassegna estiva curata da Gianni Politi – se n’è parlato in toni entusiastici su The Wire, su tutti i siti dell’internet che contano e, ci scommetto, pure nei peggiori bangla di Centocelle. Sì perché è di nuovo qui, nel guazzabuglio di Roma Est, che galleggiano i suoni arcaici, elettronici, psichedelici, pseudo-tarantolati, afosi e dopati di Sun and Violence, uscito ad aprile per Boring Machines. Dopo la presentazione ufficiale al DalVerme e quella ufficiosa al Crack, stasera un’altra occasione per assistere al rito occulto all’italiana del duo romano eccezionalmente in “trasferta” a San Lorenzo.
Scritto da Mary Anne