Ha un pianoforte e ha talento. È stato capace di unire le melodie che fuoriescono armoniosamente da quei tasti bianchi e neri ai potenti suoni techno. Questo è Fabrizio Rat. Un pianoforte, acustico, suonato magistralmente con la mano destra, mentre sample, modulatori sonori, knobs e pads vengono gestiti in perfetto timing con la mano sinistra in un live set unico. Un pianista jazz in piena evoluzione che ci arriverà dritto al sistema nervoso, una visione e ispirazione Lynchiana che avrà modo di riecheggiare nelle note che ascolteremo e nei colpi di drum machine che incasseremo. Classe 1983, diplomato in pianoforte e composizione con il massimo dei voti al Conservatorio di Torino, Rat coglie l’essenza della parola performance e con in mano un martello e nell’altra uno scalpello definisce, come uno scultore, la sua idea di musica.
Scritto da Davide Nobilini