Esauritesi ormai le polemiche e gli attriti degli ultimi due anni, legati alla meteorica ascesa di un nuovo e sbarazzino movimento house capitanato dal quartetto Dj Boring, Mall Grab, Ross From Friends e Seinfeld, il 2018 ha sancito l’integrazione del cosiddetto “lo-fi sound” nel circo della club scene.
La critica musicale colta alla sprovvista nel 2016 da un influsso di nuovi produttori giovanissimi e dai nomi improbabili (avranno pensato a una grande presa per i fondelli?) ha, fin dal principio, randellato pesante. Bollati come producer di roba poco seria e tecnicamente raffazzonata, buoni solo a identificarsi dietro un hype che attingeva all’estetica vaporwave per creare una disco apolitica, nostalgica, fatta di filtri, sample vocali R&B stucchevoli e piano chords facili facili, la musica di artisti come Seinfeld è stata trascurata per qualche tempo. Tutto ciò mentre label londinesi come Lobster Theremin e Church giravano a mille con uscite di nuovi artisti ma dalle idee chiare, piccoli club illuminati scommettevano sul movimento e canali YouTube come Gazzz696, Houseum e Slav, solo per citarne tre, propagavano una nuova e fresca idea di house.
L’attenzione del pubblico e la diffidenza della critica ha avuto come prevedibile risultato l’accettazione del lo-fi e l’istituzionalizzazione dell’hype che lo circondava. Seinfeld, dopo “Time spent away from u”, album dancefloor friendly di fine anno scorso, nostalgico, fresco e senza fronzoli, ha dato alle stampe pochi mesi fa un Dj Kicks mix da manuale. Perfetto per un pre-party casalingo con gli amici prima di andare al club; house splendente, senza troppi pensieri per la testa.
Scritto da Raffaele Paria