La fama di Francesco Vezzoli ormai lo precede, conquistata a colpi di film sperimentali con personaggi iconici e progetti che coinvolgono i media e il teatro in uno scanzonato mix di alto e basso. Eppure non si siede sugli allori e la sua ultima produzione si concentra sull’indagine del passato dell’Italia, attraverso una
ricerca iconografica che è passata anche per la Fondazione Prada a Milano.
Lì il tema era il rapporto con la tv di Stato, qui si indagano le mille sfaccettature della relazione tra politica, comunicazione e mondanità. Dalla sua selezione di volti noti e situazioni emerge uno straordinario mix di immagini fotografiche – per lo più scovate negli archivi dei fotoreporter degli anni 80. Vezzoli ricostruisce tempi, modi, luoghi e protagonisti e si domanda: quand’è che abbiamo abbandonato il radicalismo e le idee di collettività che hanno pervaso fortemente gli anni Sessanta e Settanta? Quand’è che abbiamo messo da parte l’impegno politico per votarci a una dimensione di edonismo e mondanità?
Scritto da Chiara Ciolfi