A Lambrate da Subalterno1, la galleria milanese del design indipendente e dell’autoproduzione, ecco una mostra “a sorpresa”, e di solito è una bella sorpresa, sopratutto se state scappando dal centro dove il design è “in vetrina”. Il tema è molto difficile, ma sempre più ricorrente. Si inizia così: “Cambiare le cose significa progettare il cambiamento e la politica è il campo in cui far succedere le cose. È la politica che il design può riprogettare”, parole di Stefano Maffei, uno dei curatori.

La mostra è il risultato di una call aperta e raccoglie le risposte al tema dei designer del circuito allargato della galleria, ma quello che vedremo è solo il primo step di una serie di esplorazioni in progress nel mondo della trasformazione e del cambiamento. Cosa vedremo? Artefatti politici… Idee, sistemi, oggetti, comunicazione? Probabilmente di tutto un po’, e sicuramente in un allestimento davvero inedito. Quindi un passaggio è d’obbligo! D’altra parte, ecco come chiude il comunicato ufficiale della mostra: “Disegniamo non solo le cose. Disegniamo il mondo”. Come non essere curiosi?