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mar 30.04 2019

II° Rave clandestino di musica classica

Dove

Spin Time Labs
Via Statilia 1, 00185 Roma

Quando

martedì 30 aprile 2019
H 16:00 - 08:00

Quanto

€ 20

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  • Lamentatio (Live at "La Milanesiana")

    Giovanni Sollima

  • Amor vincit omnia

    Giovanni Sollima

  • Trio

    Giovanni Sollima

Courtesy of Spotify™

Fin da quando Small Faces e Who prendevano le anfetamine e si facevano chiamare “raver”, ci hanno insegnato ad associare questa parola a qualcosa di eccessivo, fuori controllo – in accezione negativa o puramente provocatoria. Fin da quando esiste la polifonia siamo stati abituati, soprattutto in Italia, a recludere la musica classica dentro l’Accademia, circuito chiuso perlopiù asfissiante e appannaggio dei “colti”. Ormai fin da troppo tempo è diventato normale che in città i teatri e i luoghi per la cultura dal basso fatichino per restare aperti, che gli spazi occupati vengano sgomberati e che l’arte in generale venga minata nella sua indipendenza e privata delle energie meno addomesticabili.

L’Orchestra Notturna Clandestina è l’esempio che le intuizioni geniali arrivino proprio nei momenti più bui, per provare a disinnescare meccanismi ormai vetusti e insensati. Un ensemble che nasce a inizio decennio al Teatro Valle Occupato con l’intento di portare la classica fuori dalle solite mura, di renderla inclusiva, di aprirsi a nuove orecchie e chiudere con le vecchie convenzioni. E il Rave clandestino di musica classica è l’espressione concreta di come tutte le convizioni e la rassegnazione a cui ci siamo abituati possano essere in qualche modo scardinate.

Guidata dal compositore e violoncellista Enrico Melozzi (che per la cronaca, ha diretto anche l’orchestra per Achille Lauro a Sanremo), e con il determinante contributo dell’illuminato Giovanni Sollima (anche lui in concerto stanotte), l’Orchestra di 30 elementi invade nuovamente l’Auditorium dello Spin Time Labs – spazio occupato che ha contribuito a rinnovare e valorizzare – per 16 ore di musica classica no-stop, con oltre 40 concerti che coinvolgeranno altre orchestre, gruppi da camera, solisti e cantanti lirici e immaginando un “format” di pura contaminazione, umana e artistica.

Un esperimento già clamorosamente riuscito lo scorso anno, l’occasione buona per portare la mamma a un after e scoprire che la classica non è noiosa come qualcuno vi ha fatto credere.

Scritto da Chiara Colli