Sei sulla barca, vento tra i capelli, mancano pochi metri per raggiungere la terraferma e i beat che rimbombano sulla Laguna. Ricordo con trepidazione quel venerdì sera di due anni fa approdando sull’Isola di San Servolo, dove anche quest’anno avrà luogo una delle serate del More Festival. Alla sua settima edizione – con una nuova versione appena esportata a Marrakech e una in arrivo a settembre ad Arles – il More si riconferma una sicurezza per ballare elettronica in una location mozzafiato, quest’anno in concomitanza con la 58° Biennale d’Arte, curata da Ralph Rugoff, per quattro giorni di “arte contemporanea e italo disco”.
Dopo l’apertura al giovedì in una location segreta con guest a sorpresa, venerdì sera tra un party in barca e l’Isola San Servolo, animeranno le danze l’afrobeat di Underground System, ATA (fondatore del leggendario club Robert Johnson) e la disco della francese Corine. Sabato ancora giri in barca per la Laguna pompati dai ritmi della dj inglese Sophie Lloyd, l’afro funk del collettivo francese Voilaaa Soundsystem e il resident local Dj Spiller e chiusura domenica ai Giardini per un brunch e gli ultimi salti. Sarà inevitabile sdraiarsi sull’erba e contemplare il cielo, ondeggiando con la testa dopo quasi 29 ore no-stop di musica: aspettative come sempre alte, almeno quanto il biglietto.
Scritto da Olivia Rumori