Diciassette anni, da Belfast, esordio di freschissima uscita – Before We Forgot How To Dream, su Rough Trade – e una maturità da far invidia quasi a Cat Power. Lei è Soak: lirismo poetico dallo sguardo adolescenziale, testi riflessivi, voce che non è mai twee, ma che diviene più profonda e importante quando impugna la chitarra acustica, mentre i battiti del pianoforte sembrano scandire “a weird musical documentation of significant life events” come lei stessa racconta in una recente intervista. Fuoco di paglia o astro nascente? Stasera potremmo già intuire se si tratta dell’imminente “next big thing” anglo-irlandese.
Scritto da Fabrizio Melchionna